Nuova alleanza per la sclerosi multipla a Torino
Fondazione Don Gnocchi e AISM uniscono le forze per offrire percorsi riabilitativi innovativi alle diecimila persone colpite dalla malattia nell'area metropolitana

Nel giorno simbolico della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, Torino ha visto nascere una partnership strategica che promette di cambiare la qualità della vita di migliaia di persone. La Fondazione Don Gnocchi e la sezione provinciale torinese dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla hanno siglato un protocollo d'intesa che segna l'inizio di una collaborazione strutturata per offrire percorsi riabilitativi d'eccellenza a chi convive con questa complessa patologia neurologica.
Un modello di cura a 360 gradi per la sclerosi multipla
L'accordo non rappresenta solo un momento istituzionale, ma la concretizzazione di una visione condivisa che mette al centro la persona e il suo progetto di vita, attraverso un approccio multidisciplinare che integra le competenze sanitarie con il supporto associativo.
Il cuore dell'intesa risiede nell'attivazione di Progetti Riabilitativi Individuali che tengono conto della complessità della sclerosi multipla in tutte le sue manifestazioni. Presso il Presidio Sanitario "Ausiliatrice" - Centro "S. Maria dei Colli", le persone con sclerosi multipla potranno accedere a un ventaglio completo di interventi che spaziano dalla riabilitazione neuromotoria al supporto neuropsicologico, dalla terapia occupazionale all'idrokinesiterapia.
Particolarmente innovativo è l'utilizzo di tecnologie avanzate che includono dispositivi robotici per la riabilitazione dell'arto superiore e sistemi di valutazione stabilometrica e baropodometrica elettronica. Questi strumenti, integrati con l'approccio tradizionale, permettono di personalizzare al massimo gli interventi e di monitorare con precisione i progressi ottenuti.
Una rete territoriale che si rafforza
L'accordo si inserisce in un contesto più ampio di collaborazione che vede la Fondazione Don Gnocchi già operativa in sinergia con gli ospedali torinesi. "Siamo molto soddisfatti per questo accordo che si inserisce nel quadro della collaborazione pluriennale tra AISM e altri Centri della Fondazione Don Gnocchi (Firenze e Roma) e ringraziamo AISM Torino per la fattiva collaborazione", ha commentato Ylenia Sacco, vice direttore dell'Area Nord della Fondazione Don Gnocchi e responsabile dei Centri torinesi. Sacco ha poi sottolineato come:
"per noi sono estremamente importanti il dialogo e la sinergia, oltre che con le strutture ospedaliere cittadine, anche con le associazioni dei pazienti e questo accordo pone le basi per sviluppare con AISM percorsi virtuosi e di eccellenza a vantaggio dei pazienti e dei loro progetti di vita".
Dal versante associativo, l'entusiasmo per questa partnership è palpabile. Roberto Caboni, presidente della sezione provinciale AISM di Torino, non nasconde la soddisfazione per il traguardo raggiunto:
"La collaborazione con la Fondazione Don Gnocchi è per noi un motivo di orgoglio e di soddisfazione. Strutture all'avanguardia come quelle del Centro di riabilitazione 'S. Maria ai Colli' sono in grado di affrontare la complessità della sclerosi multipla in tutte le sue sfaccettature e di realizzare insieme alla nostra associazione quella presa in carico a 360 gradi indispensabile per un progetto di vita degno di questo nome".
Accessibilità e sostenibilità dei percorsi
Un aspetto fondamentale dell'accordo riguarda l'accessibilità economica dei trattamenti. Le attività saranno infatti erogate in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Regionale, garantendo così la gratuità delle prestazioni per i pazienti. Parallelamente, sarà possibile accedere anche a percorsi in regime di privato sociale con agevolazioni specifiche per le persone affette dalla malattia, ampliando così le possibilità di accesso alle cure.
La collaborazione non si limita agli aspetti assistenziali ma si estende anche alla formazione degli operatori e alla ricerca scientifica. È previsto infatti un costante lavoro di aggiornamento del personale sanitario e la possibilità di sviluppare progetti di ricerca in collaborazione con la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, creando un circolo virtuoso tra pratica clinica, formazione e innovazione scientifica.
Una sfida che coinvolge diecimila persone
I numeri della sclerosi multipla nell'area torinese parlano di una realtà significativa: circa diecimila persone convivono con questa patologia che rappresenta la prima causa di disabilità neurologica nei giovani adulti dopo i traumi. Si tratta di una malattia che colpisce prevalentemente la popolazione giovane, con un'incidenza maggiore nelle donne, e che richiede un approccio multidisciplinare capace di adattarsi all'evoluzione della condizione nel tempo.