Novel food, Coldiretti: "Sì a chiare etichette per prodotti a base di insetti"
La commercializzazione degli insetti è stata possibile grazie al regolamento del 1° gennaio 2018
"L’indicazione con grande evidenza della presenza di farine di insetti sulle etichette alimentari è importante per garantire la libertà di scelta della maggioranza degli italiani che vogliono evitarli (il 54% secondo un’indagine Coldiretti/Ixè), ma anche per tutelare la salute di quanti sono sensibili ai rischi di reazioni allergiche evidenziati dall’Autorità Alimentare Europea".
Coldiretti Cuneo commenta così l’annuncio della firma di quattro Decreti nazionali dopo il via libera dell’UE all’uso di larve del verme della farina minore, grillo domestico, larva gialla della farina e cavallette in una serie di alimenti come pane, panini, cracker, grissini, barrette ai cereali, nei prodotti a base di pasta, pizza o cioccolato ma anche nei preparati a base di carne, di prodotti sostitutivi della carne e nelle minestre.
"La commercializzazione di insetti a scopo alimentare – ricorda Coldiretti Cuneo – è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal 1° gennaio 2018 del Regolamento UE sui “novel food” che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi. Questi alimenti sono stati oggetto di valutazione dell’EFSA, l’Autorità Alimentare Europea, che nel suo parere scientifico ha rilevato che il consumo di questi insetti può causare reazioni nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere".
L'importanza delle indicazioni
Per questo è importante che l’eventuale presenza di insetti o derivati sia sempre indicata – sostiene la Coldiretti – anche nei bar e nei menu dei ristoranti tenuto conto che, secondo Nomisma, la produzione di insetti per alimenti in UE potrebbe arrivare a 260.000 nel 2030.
“Portare in tavola insetti di cui non si conosce l’origine si discosta dai valori che da sempre promuoviamo del mangiar sano. È dunque fondamentale garantire la trasparenza dell’informazione sia sulla natura delle farine contenute negli alimenti sia sul Paese di provenienza” dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, ricordando che “la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra UE come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari”.
“Per tutelare la salute dei consumatori e la loro libera scelta occorre fare chiarezza sui metodi di produzione delle farine di insetti, in modo che siano garantiti gli stessi standard di sicurezza richiesti alle aziende nostrane, e sulla loro provenienza e tracciabilità con massima chiarezza in etichetta affinché non si possa creare alcuna confusione con le farine autoctone prodotte dai nostri grani” conclude il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.