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Maltempo, strade interrotte nel Cuneese: continua ancora l'allerta arancione

Da Palazzo Lascaris l'invito alla prudenza.

Maltempo, strade interrotte nel Cuneese: continua ancora l'allerta arancione
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Dalla giornata di ieri, sabato 20 maggio, per il maltempo in atto è stata lanciata un'allerta arancione: strade interrotte nel Cuneese.

Strade interrotte nel Cuneese per il maltempo: continua l'allerta arancione in Piemonte

A fare l'elenco delle strade interrotte nel Cuneese è la stessa Regione Piemonte con una nota, diramata alle 19 di ieri, sabato 20 maggio. La nota spiega come siano interrotte per smottamenti nel Cuneese le strade provinciali 180 ad Isasca, 9 a Monforte d’Alba, la 285 a Peveragno, mentre sulla 422 i Vigili del Fuoco sono intervenuti all’altezza di Macra per caduta di massi ma la strada è ancora transitabile. Il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi, in costante contatto con la Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte, comunicano che è in corso il monitoraggio dei corsi d’acqua, che al momento non destano comunque preoccupazioni, per valutare l’arrivo di eventuali ondate di piena.

Si guarda con attenzione anche al territorio Torinese

Circa 800 volontari impiegati nelle province di Cuneo e Torino. Arrivate 600 segnalazioni da Comuni e Province per smottamenti e allagamenti locali e interventi sul territorio. E' in vigore l’allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico in Alta e Bassa Valsusa e nelle valli Chisone, Pellice, Stura, Orco, Lanzo, Sangone, Varaita, Maira, Po, Tanaro e nella pianura cuneese. Sul resto del territorio l’allerta è gialla ancora per la giornata di oggi, domenica 21 maggio (zone di Toce e Scrivia escluse). Fino a oggi pomeriggio sono attese precipitazioni forti o molto forti sulla fascia pedemontana di Torinese e Cuneese.

Per quanto riguarda Po e Tanaro sono attese piene ordinarie, mentre sul reticolo idrografico secondario si potrebbero verificare situazioni di criticità. Sotto osservazione l’Ellero a Mondovì e il Ghiandone a Staffarda.

La Regione ribadisce l’invito ai cittadini alla prudenza e a evitare spostamenti se non strettamente necessari.

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