La solidarietà contro il vandalismo

Intera attività di un apicoltore cuneese distrutta dai vandali, in 24 ore raccolti 44mila euro per aiutarlo

Aveva trasferito le casette delle api a Candia Canavese (Torino) per la fioritura dell'acacia. Nella notte tra il 10 e l'11 maggio un atto vandalico ha devastato l'apiario di Mattia Landra.

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Aveva trasferito i suoi alveari a Candia Canavese (Torino) per favorire la fioritura dell’acacia, ma l'azione dei vandali ha completamente devastato tutta la sua attività. Per l'apicoltore cuneese Mattia Landra, 32 anni e titolare di “Jal Vert”, azienda agricola con sede a Prazzo, si è trattato di un vero colpo al cuore. La sua vicenda è stata raccontata nei minimi dettagli sui social e la storia ha fatto rapidamente il giro del web. Ora una raccolta fondi solidale vuole aiutarlo a ripartire: in sole 24 ore è stata raggiunta la somma di 44mila euro.

L'APICOLTORE CUNEESE COLPITO DAI VANDALI:

Vandali mandano all'aria 70 alveari

"Io sono Mattia Landra, un apicoltore giovane che ha aperto da 4/5 anni la sua attività. E vivo solo di questo".

Si apre così il video pubblicato sui social dal 32enne apicoltore cuneese, titolare dell'azienda agricola “Jal Vert” a Prazzo. Nella notte tra il 10 e l'11 maggio 2021 la sua attività è stata devastata da un atto vandalico che ha completamente andato all'aria i 70 alveari che Mattia aveva trasferito temporaneamente a Candia Canavese (Torino) per favorire la fioritura dell'acacia.

"La mia attività in questi anni ha avuto molti bassi e pochi alti a livello di produzione del miele a causa sia della mancanza di ambienti puliti dove le api possano riprodursi, vivere e produrre miele, sia a causa dell'uso di pesticidi. Quest'anno sembrava che fossi riuscito a vedere un minimo di luce, ma questa mattina si è spento tutto. Mi hanno chiamato dal posto dove avevo portato le mie api, a due ore da casa mia, per la fioritura dell'acacia e mi hanno avvisato che qualcuno nella notte si era preso la briga di rovesciare tutte le casette delle api. Ora che sta diluviando io sto andando in questo posto bellissimo e naturalmente incontaminato, che però non è incontaminato dalla cattiveria delle persone".

Racconta la sua storia fortemente commosso Mattia Landra, devastato per la vicenda accadutagli, preoccupato per le condizioni delle sue api e soprattutto amareggiato per tutti gli sforzi che ha messo in campo in questi anni, rovinati dall'azione di alcuni vandali senza cuore.

"Tutte le casette sono state ribaltate - afferma Mattia con la voce rotta dalle lacrime - e le api sono tutte morte. Questo è il disastro che hanno combinato delle persone che forse non dovrebbero stare in questo mondo. Io queste api le ho curate, le ho portate al mare per farle sopravvivere all'inverno, le ho portate a casa mia per fare il ciliegio. Ora che mi ero messo d'impegno per fare l'acacia, guardate che disastro. Ho male al cuore".

Una raccolta fondi vuole aiutarlo a ripartire

 

Una storia che ha straziato tutti gli amici cari, il fratello maggiore di Mattia, Daniele Landra, e l'attività di famiglia dell'agriturismo "Al Chersogno". Sulla piattaforma GoFund.Me è stata aperta una raccolta fondi per aiutare l'apicoltore cuneese. Quest'ultima, in poco più di 24 ore, ha raccolto ben 44mila euro:

"Milioni di api morte e casette spaccate - si legge nella descrizione della raccolta fondi -. Un intero apiario distrutto per mano di qualcuno che se l'è presa con animali indifesi, uccidendoli, schiacciandoli o morti di freddo per la pioggia battente. Ci sono voluti mesi, forse anni di accudimento e lavoro per preparare le api in forze e salute al raccolto primaverile, vanificati in una notte. Questo grave danno nei primi giorni di fioritura dell'acacia non sarà superabile facilmente, soprattutto in questa fase complessa. Nonostante tanto dolore e sconforto bisogna trovare la forza per non mollare e tentare di ripartire. Grazie a chi sta esprimendo la propria solidarietà con messaggi di sostegno e chi vorrà concretamente dimostrarla con una donazione. Intanto le indagini condotte dalle forze dell'ordine proseguono per individuare i responsabili".

PER PARTECIPARE ALLA RACCOLTA FONDI: CLICCA QUI.

Un trasferimento che ha creato polemica

Il trasferimento delle api di Mattia Landra a Candia Canavese (Torino), territorio piemontese meno colpito dalle gelate degli scorsi mesi, fenomeno atmosferico nocivo per le api, aveva creato non poche polemiche ai tempi.

Lo scorso 28 aprile, i Comuni di Caluso e Mazzè avevano emesso specifiche ordinanze di divieto su sollecitazione degli apicoltori locali. Le Giunte comunali potevano cosi avere il diritto di concessione delle autorizzazioni agli spostamenti di alveari nomadi sul territorio comunale.

La decisione era stata fortemente contestata da Aspromiele, intervenuta anche sui fatti che hanno coinvolto Mattia Landra:

"Aspromiele, convinta che atti intimidatori di questo tipo siano sempre da combattere senza se e senza ma, anche in futuro si batterà perché sia il buon senso e non l’egoismo e l’ignoranza a dettare le linee del settore apistico".

LE IMMAGINI DELL'APIARIO DISTRUTTO:

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