Il centrosinistra cuneese presenta simbolo e lista per il rinnovo del Consiglio provinciale:
Al voto si andrà sabato 18 dicembre sono chiamati 2.812 tra sindaci e consiglieri dei 247 Comuni.
Sono quattro le liste per il rinnovo del Consiglio provinciale di Cuneo. Al voto si andrà sabato 18 dicembre sono chiamati 2.812 tra sindaci e consiglieri dei 247 Comuni, per scegliere i 12 nuovi componenti dell'assemblea provinciale. Non c'è quorum e il voto è ponderato in base alla popolazione rappresentata dagli amministratori dei diversi Comuni.
I candidati
Ne fanno parte Mauro Astesano (sindaco di Dronero), Milena Caraglio (consigliera comunale Vernante), Silvano Dovetta (sindaco Venasca), Emanuel Loris (sindaco Moiola), Flavio Manavella (consigliere comunale Bagnolo Piemonte e vicepresidente uscente Provincia di Cuneo), Rosanna Martini (consigliere comunale di Alba), Annamaria Molinari (consigliera di Castelletto Uzzone), Davide Sannazzaro (sindaco Cavallermaggiore), Rosita Serra (consigliera Fossano e consigliera provinciale), Bruna Sibille (consigliera Bra), Domenico Sperone (consigliere comunale Canale), Sara Tomatis (consigliera Cuneo).
La nota del gruppo:
"In un momento storico in cui si sente forte la necessità di valorizzare la dimensione sovra comunale, abbandonando logiche esclusivamente campanilistiche, l’ente Provincia ritrova tutta la sua centralità.
Occorre infatti un forte ente intermedio per garantire quella pianificazione strategica che può consentire alla Granda di intercettare le importanti risorse messe a disposizione dal PNRR per superare il deficit infrastrutturale accumulato negli ultimi decenni e supportare azioni di sviluppo per le comunità e l'economia del territorio.
Per essere efficaci in una simile azione occorre prestare attenzione alle articolate sensibilità ed alle diversificate esigenze presenti in tutta la Provincia di Cuneo: da quelle delle terre alte a quelle delle zone rurali, dai piccoli borghi alle città medie, realtà, tutte queste, che convivono in un sistema stratificato nel tempo e che esprimono problemi ed aspirazioni che richiedono una inevitabile capacità di sintesi".