Farina di grillo: il no categorico dei panificatori cuneesi
Per noi panificatori artigianali il pane è ‘farina di grano tenero o farina rimacinata di grano duro, acqua, lievito e sale’ pertanto è quanto noi intendiamo continuare a proporre
Mentre a Torino ci si prepara al primo assaggio di pasta, da Cuneo l'Associazione Autonoma Panificatori cuneese fa sapere che non intende usare la farina di grillo per la produzione di pane e prodotti da forno.
Il no categorico dei panificatori cuneesi
L’associazione che raggruppa i panificatori della Granda dopo che il regolamento dell’Unione Europea 2023/25 ha autorizzato l’immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) quale nuovo alimento lo sottolinea in maniera categorica:
I panificatori artigiani aderenti all’Associazione Autonoma Panificatori della Provincia di Cuneo non intendono utilizzare nella produzione del pane e dei loro prodotti da forno la polvere di Acheta Domesticus (grillo domestico)
In particolare il presidente dell’associazione Piero Rigucci dichiara:
Non si può chiudere la strada al futuro, ma dobbiamo far tesoro del passato, per noi panificatori artigianali il pane è ‘farina di grano tenero o farina rimacinata di grano duro, acqua, lievito e sale’ pertanto è quanto noi intendiamo continuare a proporre ai nostri affezionati clienti, ingredienti di altissima qualità abbinati ad una sapiente ed eccellente professionalità
Le caratteristiche della farina di grillo
Intanto ricordiamo che per quanto riguarda la pasta presto in commercio la dicitura “farina di grillo”, sarà in evidenza, ma soprattutto quello che balzerà subito all'occhio sarà il prezzo, ben quattro volte più alto. Si tratterà praticamente di un prodotto di lusso.
A rendere possibile questa novità alimentare è un'azienda di Scalenghe, la Italian Cricket Farm: la prima ad aver chiesto l’autorizzazione per sfornare «novel food», ovvero farine di insetti per l’alimentazione umana.
Per quanto riguarda le caratteristiche del prodotto, l'azienda scrive sul sito:
La farina di grilli è composta al 100% da grilli essiccati e macinati in una polvere ad alto contenuto proteico. I grilli hanno uno straordinario valore proteico del 69%, a differenza delle proteine vegetali, si tratta di proteine complete di alta qualità, contenenti tutti gli amminoacidi essenziali.
I grilli sono una fonte ricca di fibre e minerali come il calcio e il ferro (oltre il doppio di ferro rispetto agli spinaci), di vitamina B12 (una vitamina carente nella dieta vegetariana e vegana) e di acidi grassi omega 3.La farina di grillo è eco-sostenibile: basta pensare che servono 1,7 kg di mangime per produrre un chilo di grilli, mentre per ottenere un chilo di carne di bovino ne servono ben dieci!
Tra i dubbi e le perplessità che solleva questo tema, sicuramente poi c'è l'aspetto legato al gusto. Anche su questo l'azienda è chiara descrivendo come potrebbe essere un prodotto da forno realizzato con insetti e sottolineando l'aroma piacevole della farina:
Crederete che la farina di grillo non abbia un buon gusto, invece vi state sbagliando! Ha un sapore simile alla nocciola, quindi si amalgama bene con tutti i prodotti da forno, sia dolci che salati. Ideale per pane, crackers, biscotti e torte!
Che sappia anche di nocciola, ma a questo punto ci sembra difficile che i panificatori cuneesi cambino idea.