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Ex percettori Rdc: dal 1° settembre possibile beneficiare del “Supporto alla formazione e lavoro”

A condizione di essere inseriti in un percorso di politica attiva del lavoro

Ex percettori Rdc: dal 1° settembre possibile beneficiare del “Supporto alla formazione e lavoro”
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A partire dal primo giorno di settembre gli ex percettori RdC (Reditto di Cittadinanza) potranno beneficiare del “Supporto alla formazione e lavoro”. A condizione di essere inseriti in un percorso di politica attiva del lavoro.

Le parole dell'assessore Chiorino

A spiegare la situazione e la prossima fase è l’assessore regionale Elena Chiorino: “Prima della pausa ferragostana, nell’incontro tra il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone e gli Assessori regionali, abbiamo chiesto di poter avere i dati dei percettori di RDC con pagamento sospeso a fine luglio 2023. Lo scopo della richiesta è quella di agevolare l’individuazione delle platee che potranno usufruire da settembre di una delle due misure, sostitutive del reddito di cittadinanza”.

“A partire dal prossimo primo settembre – ha aggiunto l’assessore al lavoro della Regione Piemonte -, la platea degli attivabili al lavoro potranno infatti beneficiare del “Supporto alla formazione e lavoro” a condizione che siano inseriti in un percorso di politica attiva del lavoro. Per agevolare questo processo, già a partire da metà luglio, ho attivato Agenzia Piemonte Lavoro affinché gli ex beneficiari di reddito, tramite i Centri per l’Impiego distribuiti sul territorio, vengano assistiti prontamente nell’accesso alla nuova misura ed al relativo sussidio di 350 euro mensili, per dodici mesi”.

“Anpal ha inviato i dati circa un’ora fa e proprio in questo momento – ha sottolineato Chiorino – è in corso un coordinamento tecnico della Regione Piemonte affinché i Centri per l’Impiego possano procedere celermente con l’aggiornamento dei patti personalizzati di servizio e definire il percorso di politica attiva, finanziato anche attraverso il programma GOL. Insomma siamo pronti a fare la nostra parte nell’esercizio delle nostre prerogative, competenze e responsabilità evitando l’inutile insorgere di qualunque tensione sociale”.

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