Esercito: cambio al vertice del 32⁰ Guastatori
Formale passaggio di consegne
Il Colonnello Giuseppe Francesco Di Maggio ha ceduto il Comando del Reggimento Genio della Brigata Alpina “Taurinense” al parigrado Silvestro Cittadino.
Cerimonia a Fossano
Si è tenuto oggi, presso la Caserma “Gen. Dalla Chiesa” di Fossano, il formale passaggio di consegne tra il Comandante cedente del 32° Reggimento Genio Guastatori, Colonnello Giuseppe Francesco Di Maggio e il subentrante, Colonnello Silvestro Cittadino.
Presente per l’occasione anche il Comandante della Brigata Alpina “Taurinense”, Generale David Colussi, insieme al Sindaco di Fossano, Dario Tallone, il Senatore Giorgio Maria Bergesio e diverse autorità civili e militari locali. Numerose inoltre le rappresentanze presenti, sia delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Alpini del Piemonte che dell’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d'Italia.
Il Colonnello Di Maggio, nel corso del suo discorso di commiato ha voluto ringraziare gli uomini e le donne del 32° Guastatori evidenziando l’impegno profuso negli oltre due anni sotto al suo comando. Numerose sono state in tale periodo le attività addestrative e le operazioni all’estero per la sicurezza internazionale alle quali ha preso parte il Reparto (Ungheria, Libano, Kosovo, Somalia, Libia, Iraq) come di rilievo è stata la partecipazione nell’ambito dell’operazione nazionale “Strade Sicure” alla guida del “Raggruppamento Piemonte-Liguria” da maggio a novembre 2024.
Nell’ambito dell’evento sono stati ricordati i Caduti di tutte le guerre e in particolare quelli del 32°, tanto nel secondo conflitto mondiale quanto nelle operazioni per la pace nonché l’anniversario dell’elevazione al rango di reggimento del 32° Guastatori, avvenuta il 24 settembre 2004.
Il 32⁰ Reggimento Genio Guastatori dell'Esercito, unità specialistica della Brigata Alpina “Taurinense" dotata di tecnologie all’avanguardia, è costantemente in prima linea al servizio del Paese, come dimostrano le quotidiane attività di bonifica del territorio dagli ordigni bellici inesplosi (oltre 2170 gli ordigni neutralizzati nel solo 2023), gli interventi per pubbliche calamità e non da ultimo la partecipazione all'operazione “Strade Sicure” a supporto delle Forze dell’Ordine per la difesa della collettività.