Regione Piemonte

Domenico Rossi: "Negli ospedali e Rsa piemontesi meno assistenza e più costi per le famiglie"

"Condividiamo la denuncia dei sindacati e le preoccupazioni per i più fragili come per i lavoratori e le lavoratrici del settore".

Domenico Rossi: "Negli ospedali e Rsa piemontesi meno assistenza e più costi per le famiglie"
Pubblicato:

I consiglieri regionali Domenico Rossi e Daniele Valle: “Meno assistenza sanitaria e più costi per le famiglie”.

L'intervento del consigliere

"Condividiamo la denuncia dei sindacati e le preoccupazioni per i più fragili come per i lavoratori e le lavoratrici del settore. La decisione della Regione Piemonte di inserire le persone dimesse dagli ospedali nelle RSA è vergognosa. Quella che doveva essere una misura temporanea, adottata durante il lockdown e la fase acuta della pandemia, ora diventa strutturale, penalizzando i malati e le loro famiglie. Chiediamo, pertanto, che venga ripristinata la situazione preesistente la pandemia da Covid-19, ovvero il percorso che vedeva la persona dimessa dall’ospedale (che necessitava di lungodegenza ed era impossibilitata a tornare nella propria casa), venire collocata nei Cavs". Lo affermano Domenico ROSSI, Consigliere regionale Pd, vicepresidente IV commissione, e Daniele VALLE, vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, che annunciano una richiesta di informativa.

"Le Rsa non solo non possono garantire la stessa assistenza sanitaria ed infermieristica alle persone lungodegenti, ma l’inserimento in Rsa, anziché nei Cavs comporta maggiori costi per i cittadini. La pandemia avrebbe dovuto insegnarci a migliorare la sanità, qui, invece, assistiamo all’esatto contrario: si approfitta dell’emergenza pandemica per peggiorare l’assistenza ai lungodegenti. La DGR 1-5265, che riguarda gli anziani over 65 non autosufficienti o persone con situazioni similari, è un’ulteriore dimostrazione della chiara volontà della Regione Piemonte di far risparmiare la sanità pubblica aumentando i costi a carico delle famiglie e delle politiche sociali. Una deriva inaccettabile, che contrasteremo con determinazione".

Seguici sui nostri canali