Come funziona lo sbiancamento dentale professionale

Come funziona lo sbiancamento dentale professionale
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Anche se, per motivi che tutti sappiamo, è spesso coperto dalla mascherina, il sorriso rappresenta un dettaglio fondamentale per la bellezza. Per rendersene conto, basta rammentare la popolarità dei selfie che vengono postati sui social (e spesso ritoccati con filtri vari per far apparire i denti più belli).

Per perseguire l’obiettivo appena citato senza ricorrere a “trucchi 2.0”, una strada utile è indubbiamente lo sbiancamento dentale professionale. Come funziona? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo.

Sbiancamento dentale: ecco cosa sapere

Non importa che ci si rivolga a un dentista Cuneo o a un professionista attivo in un’altra città: quando si parla di sbiancamento dentale professionale, ossia di una procedura in grado di garantire risultati che durano nel tempo - fino a un anno - e l’assenza di effetti collaterali, sono due gli attori in gioco. Parliamo di preciso del perossido di idrogeno e dei fasci luminosi del LED o del laser.

Il primo prodotto viene steso sui denti. Successivamente, grazie all’azione dei fotoni, viene interessato da una scissione chimica che porta alla sua trasformazione in ossigeno. Grazie a questa reazione, si ha a che fare con l’apertura dei pori dello smalto dentale e, di riflesso, con l’innescarsi del processo di sbiancamento.

Quante sedute ci vogliono?

Sono diverse le domande che vengono chiamate in causa quando si parla di sbiancamento dentale professionale. Uno degli interrogativi più diffusi riguarda il numero di sedute necessarie. In linea di massima, dei buoni risultati si possono ottenere con 2/3 sedute. Ciascuna di esse dura in media 20/30 minuti.

Il post trattamento

La procedura di sbiancamento dentale non si ferma in studio. Molto importante è infatti rammentare che, una volta tornato a casa, il paziente è invitato a indossare, per un paio di notti, mascherine specifiche. Queste ultime sono caratterizzate da un’efficacia sbiancante dovuta proprio alla presenza del perossido di idrogeno (la quantità è comunque ridotta rispetto a quella che caratterizza la prima parte del trattamento).

Le controindicazioni al trattamento

Come nel caso di tutti i trattamenti di estetica dentale, anche in questo è opportuno parlare delle controindicazioni. Chi vuole sottoporsi a una procedura di sbiancamento dentale professionale può farlo senza problemi. Fondamentale è che non siano presenti carie, situazioni di sensibilità dentale o denti fratturati con dentina esposta.

Quanto durano i risultati?

Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno alla durata dei risultati delle procedure di sbiancamento dentale. In linea di massima, come già detto, si parla di un anno. Attenzione, però: si tratta di una stima generale! Non bisogna infatti dimenticare l’influenza di abitudini come il fumo e l’assunzione di bevande come il vino e il caffè. In questi casi - non servirebbe neanche ricordarlo - i risultati possono essere compromessi.

Nelle situazioni appena ricordate - ma anche in altre consigliate dallo specialista - per perfezionare il risultato si può ricorrere alle cosiddette procedure di mantenimento. In cosa consistono? Nell’utilizzo di prodotti ad hoc grazie ai quali è possibile riempire le eventuali superfici irregolari a livello dello smalto dei denti.

Il nodo dei costi

Parlare di sbiancamento dentale professionale significa, per forza di cose, prendere in considerazione anche il nodo dei costi. Pure in questo caso, non si possono dare indicazioni scritte sulla pietra. Sono infatti diversi i fattori in gioco e i costi, di riflesso, possono cambiare notevolmente a seconda dello studio scelto. Si possono però dare delle stime generali. La forbice, generalmente, va dai 150 ai 500 euro. Se si punta a risparmiare senza rinunciare alla qualità, esistono tecniche specifiche come il Bleaching. Le sue caratteristiche sono affini a quelle dell’approccio precedentemente descritto. La differenza principale riguarda l’utilizzo di lampade specifiche al posto del laser, dettaglio tecnico che incide fortemente sul costo finale a carico del paziente.

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