Cerimonia di commemoriazio per il 40° anniversario della morte di Bruno Caccia a Ceresole d'Alba
Ha partecipato all'evento il Presidente della Provincia Luca Robaldo
A Ceresole d’Alba, ieri sera venerdì 21 luglio, il Presidente della Provincia Luca Robaldo, accompagnato dal Consigliere provinciale Stefano Rosso, ha svolto una delle orazioni ufficiali in occasione del 79° anniversario dell’eccidio nazifascista che vide l’uccisione di nove ceresolesi e del 40° anniversario della morte del dott. Bruno Caccia (Procuratore della Repubblica di Torino) che nel comune del Roero aveva le proprie radici.
Chi era Bruno Caccia
Bruno Caccia, come detto è stato un Procuratore della procura di Torino. Per anni si è occupato di mafia al nord.
Studiò a Cuneo fino al Ginnasio e, seguendo gli spostamenti del padre magistrato, proseguì a La Spezia conseguendo la maturità ad Asti. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza, conseguì la laurea magna cum laude nel 1939 e nel 1940 conseguì anche la laurea in scienze politiche.
Iniziò la sua carriera nel 1941 quando vinse il concorso per entrare in magistratura, prendendo servizio presso la procura della Repubblica presso il tribunale di Torino dapprima come uditore, poi come sostituto procuratore.
La morte
Il 26 giugno 1983 Bruno Caccia si recò fuori città e tornò a Torino soltanto nella sera. Essendo una domenica, decise di lasciare a riposo la propria scorta, decisione che facilitò il compito ai sicari 'ndranghetisti. Verso le 23:30, uscito dalla propria abitazione di via Sommacampagna per portare da solo a passeggio il cane, Bruno Caccia venne affiancato da una macchina con due uomini a bordo. Questi, senza scendere dall'auto, spararono 14 colpi e, per essere certi della morte del magistrato, lo finirono con 3 colpi di grazia.