A Ceva arriva la S.E.F. con la donazione di Asso
Con la nuova tecnologia per la stimolazione elettrica funzionale un passo avanti nel trattamento dei pazienti
Un’apparecchiatura per la stimolazione elettrica funzionale è l’ultima donazione dell’Associazione A.S.S.O. alla Riabilitazione dell’Ospedale di Ceva. Uno strumento – consegnato oggi presso la sala riunioni del nosocomio - moderno e funzionale, che consente di lavorare con più tecnologia per un migliore recupero del paziente alle attività della vita quotidiana.
L'apparecchiatura
L’apparecchiatura ha un’ampia gamma di utilizzo, senza fili, indossabile, leggera, riduce eventuali spasticità e dolori, ha una configurazione semplice e consente la stimolazione del muscolo anche in fase acuta, mantenendolo trofico.
La presidente del sodalizio, Mariangela Schellino, presente con il direttivo ringrazia il direttore generale Giuseppe Guerra e il Primario Marco Quercio: “Si vede il vostro impegno per l’utenza.
Noi lavoriamo su due territori, in un momento non semplice per reperire fondi. Ringrazio anche gli artisti che hanno partecipato all’asta, consentendoci di raccogliere parte del necessario per l’acquisizione dello strumento.”
In apertura il manager dell’Asl CN1 aveva sottolineato l’importanza del contributo di Fondazioni e Associazioni impegnate in prima fila: “Sono pilastri che permettono di portare avanti una politica sanitaria radicata sul territorio. Si va verso una sempre maggiore integrazione tra Ceva e Mondovì, che insieme costituiscono il presidio dell’Area Sud dell’Asl CN1. La costituzione di un dipartimento che mette insieme le Medicine e la Riabilitazione, con un legame tra l’acuzie e il post acuzie, è funzionale a migliorare le prestazioni ai pazienti ed è stata molto utile nel periodo della pandemia da Covid-19”.
Lo ribadisce il dr. Quercio, direttore del dipartimento e della struttura complessa Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’Asl:
“Le scelte in medicina sono prodromiche alle attività di riabilitazione. Ceva ha enormi potenzialità e oggi, con un gruppo con giovani acquisti, può dare tanto all’utenza. L’ospedale di Ceva è stato ed è un buon laboratorio, l’investimento in tecnologia con il contributo di ASSO, di altri Enti, dell’Azienda e, speriamo presto anche con l’ingresso in progetti finanziati da fondi europei, può aggiungere motivazione al personale e maggiore qualità nelle prestazioni all’utenza”.
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