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4,7 milioni per ridurre le tariffe dei nidi e migliorare i servizi dell'infanzia

Sostegno concreto alle famiglie e alle donne che lavorano

4,7 milioni per ridurre le tariffe dei nidi e migliorare i servizi dell'infanzia
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Da quest’anno, è previsto anche il sostegno alle spese per la qualificazione del personale educativo e docente, in coerenza con quanto previsto dal piano nazionale di formazione (legge 107 del 2015 ) e per la promozione dei Coordinamenti Pedagogici Territoriali. Formare il personale significa migliorare la qualità dei servizi e dell’offerta educativa. Il 5% del contributo statale e regionale è destinato ai 61 Comuni capofila del Coordinamento Pedagogico Territoriale e ai Comuni che hanno scelto di formare e qualificare il personale in servizio.

Gli interventi

Molteplici gli interventi che i servizi per l’infanzia del Piemonte potranno attuare con i 21 milioni a disposizione, tra questi il sostenere i costi di gestione dei servizi a titolarità pubblica e privata presenti, autorizzati e attivi sul territorio comunale, con l’obiettivo di consolidare la rete dei servizi educativi per l’infanzia, di favorire il pieno utilizzo dei posti esistenti e anche per ridurre la partecipazione economica delle famiglie alle spese di funzionamento dei servizi (a solo titolo d’esempio, costi del personale, utenze, approvvigionamenti di beni materiali, manutenzione ordinaria, costi aggiuntivi relativi alla presenza nei servizi di bambini disabili, ecc.); ridurre le tariffe e sostenere i costi per la gestione e il potenziamento dei servizi di sezione primavera, per superare progressivamente gli anticipi all’iscrizione alla scuola dell’infanzia.

I  beneficiari

Nel riparto 2023, sono 381 i Comuni sede di servizi educativi 0-3 anni beneficiari del contributo ministeriale e regionale; dal 1 gennaio 2022 al 15 febbraio 2023 sono 22.614 i bambini che risultano frequentatori dei servizi situati presso i Comuni che hanno fatto richiesta di contributo. In allegato la tabella con elenco dei Comuni beneficiari suddivisi per provincia.

 

“Sosteniamo le famiglie, supportiamo le donne nella scelta in piena serenità di essere madri e lavoratrici, aiutiamo le amministrazioni comunali a garantire servizi fondamentali dedicati a chi ha figli piccoli. Con questa misura contribuiamo anche a combattere il fenomeno dello spopolamento, specialmente in quelle aree del nostro territorio dove le amministrazioni sovente fanno più fatica, con le sole risorse comunali, a mantenere aperte alcune strutture: la conseguenza purtroppo è l'abbandono di quelle aree da parte della popolazione più attiva e giovane. Anche quest'anno abbiamo quindi incrementato con uno stanziamento regionale di 4,7 milioni di euro, le risorse ministeriali (16,3 milioni di euro) arrivando ad un impegno complessivo che supera i 21 milioni di euro, interamente dedicato a migliorare la qualità dei servizi per l’infanzia, contenere le tariffe a carico delle famiglie e fare da collante tra i territori e i cittadini”.  Afferma l’assessore regionale all’istruzione e merito della Regione Piemonte Elena Chiorino, commentando le risorse stanziate e ripartite per ambito territoriale, dedicate ai servizi educativi fino ai tre anni.

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