Sicurezza

In arrivo a Saluzzo e Cuneo 70 nuovi agenti della Polizia penitenziaria

Ma per i Radicali si tratterebbe di un provvedimento insufficiente a fronte della grave situazione in cui si trovano le carceri italiane

In arrivo a Saluzzo e Cuneo 70 nuovi agenti della Polizia penitenziaria
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Con la conclusione del 183° Corso Allievi della Polizia Penitenziaria, 1704 nuovi agenti entrano finalmente in servizio presso gli Istituti penitenziari italiani.

Nuovi agenti della Polizia penitenziaria

In particolare, verranno assegnati 55 nuovi agenti alla Casa Circondariale di Cuneo e 15 alla Casa di Reclusione di Saluzzo.

“I nuovi 70 agenti contribuiranno al miglioramento delle condizioni lavorative di chi vive il carcere, un’iniezione di forze nuove che daranno sollievo agli istituti che soffrono le conseguenze di anni e anni di abbandono da parte dei governi precedenti” dichiara il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.

“Le nuove assegnazioni di oggi dimostrano tutta l’attenzione del Governo Meloni per il nostro territorio. Ringrazio il Sottosegretario Delmastro per quanto sta facendo per la Polizia Penitenziaria, continuerò a lavorare al suo fianco per il bene del nostro territorio” dichiara la deputata di Fratelli d’Italia Monica Ciaburro.

I Radicali: "Questo non risolve i problemi"

"Gli istituti penitenziari sono una polveriera, il luogo del disagio e dell’emarginazione. Il carcere di Cuneo, come gran parte dei nostri istituti, è fuori controllo: disagio psichico allarmante, continue aggressioni al personale sanitario, denunce da parte dei detenuti sulle enormi difficoltà ad accedere ai servizi, una continua violazione del fine rieducativo della pena, assenza di misure alternative".

Inizia così la riflessione dei Radicali italiani Filippo Blengino e Alice Depetro, che proseguono:

"In questo perverso immobilismo arrivano le speranzose dichiarazioni dell’Onorevole Ciaburro, che pensa di risolvere il problema carcerario con l’assegnazione di 55 agenti di polizia penitenziaria a Cuneo e 15 a Saluzzo. Addirittura, dichiara che “le nuove assegnazioni dimostrano l’attenzione del Governo Meloni per il nostro territorio”. Ci sarebbe da ridere se non fosse il tragico scenario di riforme mai fatte".

"La situazione delle carceri italiane è allarmante - prosegue il comunicato dei Radicali - evidente a tutti tranne che al Governo. Suicidi, maltrattamenti, sovraffollamento, totale assenza di programmazione, carenza di personale amministrativo e medico: liberazione anticipata, amnistia e indulto, depenalizzazione di alcuni reati, eliminazione del carcere per i detenuti in attesa di giudizio che non siano realmente socialmente pericolosi, incremento delle pene alternative al carcere, abolizione degli istituti penali minorili, divieto di permanenza dei bambini negli istituti a custodia attenuata, potenziamento dei servizi di assistenza di psichiatri e psicologi. Sono queste le misure da attuare, tutto il resto sono inutili panegirici che servono solo per sterili dichiarazioni alla stampa. Nell’attesa, i detenuti continuano a suicidarsi".

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