Ospedale di Savigliano: interventi con alta tecnologia in Urologia
Trattamento mini-invasivo della calcolosi renale complessa.
Due giorni all’insegna della moderna tecnologia endourologica per il trattamento della calcolosi renale complessa all’ospedale di Savigliano, dove, nei giorni scorsi, il direttore della Struttura Pietro Coppola e il collaboratore Paolo Mondino, hanno applicato una tecnica innovativa d’avanguardia, su tre delicati interventi relativi al trattamento mini-invasivo.
Calcolosi renale complessa: tecnica innovativa d’avanguardia
Spiega Coppola: “Utilizzando un mini accesso percutaneo di pochi millimetri eco ed Rx guidato in paziente supino, con l’ausilio di laser ad olmio è stato possibile frammentare e asportare calcoli renali di dimensioni fino a un diametro di 3 centimetri in un solo tempo chirurgico. Se con la tradizionale metodica l’accesso percutaneo al rene poteva raggiungere un diametro fino al centimetro, questa nuova tecnologia ha permesso di ridurre a meno della metà il tramite chirurgico”.
L’innovazione consente e consentirà una bonifica completa della calcolosi renale anche complessa riducendo le complicanze ad essa correlate. Inoltre, la caratteristica unica del prodotto, ha permesso di estrarre tutti i frammenti ottenuti con laser ad olmio tramite un sistema di aspirazione continuo.
“Tutto ciò - prosegue Coppola - è stato reso possibile grazie alla continua ricerca dell’innovazione strumentale da parte degli operatori allo scopo di ridurre il numero di complicanze, il sanguinamento, i tempi operatori e di degenza, il numero di ricoveri per la stessa patologia e il disagio del paziente”.
Prezioso lavoro di équipe
In sala Operatoria, affiancati ai chirurghi, hanno preziosamente collaborato gli anestesisti Bossolasco e Pasquale Portolese, le strumentiste Bruno e Bocchetti oltre a tutti gli altri operatori del blocco operatorio e del reparto.
Un delicato e prezioso lavoro di équipe ha consentito di ottenere ottimi risultati, avallando la necessità di incrementare la ricerca e l’avanzamento tecnologico.
Conclude il dottor Coppola: “E’ auspicabile che uno strumentario avanzato nelle mani di operatori esperti e di personale dedicato, possano contribuire alla affermazione e standardizzazione della procedura, offrendo un sempre migliore servizio sanitario per i nostri concittadini. Ringrazio altresì la Direzione Generale e Sanitaria per aver consentito la realizzazione della procedura”.
Il mio percorso, non definitivamente concluso, da dicembre 2018 è stato pesantissimo. Mi consola sapere che si sia adottata una nuova procedura. Come posso contattarVi!? Grazie Gabriella Supertino