Un 72enne monregalese e una donna cinese a processo per giro di prostituzione

Sentita anche la proprietaria di uno degli alloggi dove i due esercitavano i loro affari.

Un 72enne monregalese e una donna cinese a processo per giro di prostituzione
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Un monregalese, di 72 anni, S.D.D e W. Y., nazionalità cinese, conosciuta con lo pseudonimo di "Cinzia" sono imputati per sfruttamento della prostituzione.

I fatti

Dalle indagini sarebbe emerso che “Cinzia” era la “centralinista” che rispondeva al telefono al numero pubblicato su un giornale di annunci. La donna, di base a Milano, dirottava i clienti verso due appartamenti a Mondovì, dove avrebbero esercitato la prostituzione due connazionali.

Il ruolo dell'anziano era quello, pare, di tenere i contatti con le proprietarie delle due abitazioni per le locazioni e le altre incombenze.

La proprietaria di una delle case utilizzate dai due soci

Sentita anche una testimone dal tribunale di Cuneo nel processo in cui i due soci sono imputati per sfruttamento della prostituzione.

Testimonianza cruciale visto che la donna è la proprietaria di una delle case affittate.

Pagavano 250 euro di affitto al mese ma, secondo la Procura, ne guadagnavano 50 all’ora con ogni prestazione sessuale.

Gli alloggi che, secondo l’accusa, venivano usati in città per questo tipo di prestazioni, erano in via del Rinchiuso e in via Bona a Mondovì.

“Inizialmente affittavo alla sorella dell’imputata – ha spiegato la proprietaria dell’appartamento di via Bona – è andata avanti per circa due anni e poi ha smesso di pagare l’affitto. Le ho detto che avrei cambiato le chiavi ma mi ha presentato la sorella e un signore di una certa età. Ha detto che si sposavano e venivano a vivere lì ma ci sono stati solo qualche mese”.

In questa casa, a differenza di quella in via del Rinchiuso, la testimone ha detto di non aver mai ricevuto lamentele per il via vai di uomini.

Si dovrà ora attendere la sentenza fissata per il 17 settembre 2019.

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