Stanziamenti

Dalla Regione 3 milioni per gli edifici storici piemontesi: c'è anche Barge

Si tratta di 88mila euro assegnati per interventi al Castello Superiore e alla Chiesa di San Giacomo

Dalla Regione 3 milioni per gli edifici storici piemontesi: c'è anche Barge
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Grazie ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la Regione ha destinato 3 milioni di euro per il restauro di edifici rurali.

Dalla Regione 3 milioni per gli edifici storici piemontesi

Questi fondi sono stati distribuiti tra 26 beneficiari, tra cui figurano ben 10 enti ecclesiastici grazie all'avanzamento della graduatoria che consente di aggiornare le ultime assegnazioni per la rigenerazione dei piccoli siti culturali, coinvolgendo in Piemonte circa 300 soggetti privati. Le due misure previste sono due: la rigenerazione dei piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale; e la tutela e valorizzazione dell'architettura del paesaggio rurale.

«Il Piemonte è una delle Regioni più avanti nella realizzazione degli obiettivi del PNRR - ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Marina Chiarelli - e questi interventi rappresentano da un lato un'iniezione di liquidità nell’economia reale, dall’altro di stimolo a recuperare i nostri patrimoni che servono ad allargare l’offerta turistica nei piccoli centri del nostro Piemonte ma anche a far conoscere a noi stessi queste perle spesso dimenticate o poco conosciute che sono come una segnaletica culturale del nostro passato».

In provincia di Cuneo

Gli interventi sono distribuiti in quasi tutte le provincie del Piemonte. Per quanto riguarda la Granda, 88mila euro sono stati assegnati a Barge, precisamente per interventi al Castello Superiore e alla Chiesa di San Giacomo

"La Parrocchia San Giovanni Battista - si legge nella nota della Regione - lavorerà alla valorizzazione storico-ambientale del Castello Superiore di Barge e del percorso fortificato, includendo la chiesa di San Giacomo in Castello e il paesaggio circostante. La chiesa di San Giacomo, nell’anno 1661, per la sua antichità e quasi in rovina presa in carico dalla comunità che per rispetto agli antenati che la frequentarono, decisero di restaurarla nella forma e decorazione in cui si trova attualmente".

 

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