Mondiali invernali dei trapiantati: la Provincia premia gli atleti cuneesi vincitori
Borgogno e Manera si sono distinti con gli sci nella specialità Gigante
Il presidente della Provincia Luca Robaldo ha premiato nei giorni scorsi gli atleti Paolo Manera e Marco Borgogno, gli atleti cuneesi che si sono distinti alla dodicesima edizione dei World Transplant Winter Games.
Una targa per Manera e Borgogno
Il presidente della Provincia Luca Robaldo e il consigliere provinciale delegato Pietro Danna hanno consegnato lunedì 25 marzo un attestato di benemerenza a Paolo Manera e Marco Borgogno, i due atleti cuneesi che si sono distinti alla 12° edizione di World Transplant Winter Games, i Giochi mondiali invernali dei trapiantati svoltisi a Bormio fino all’8 marzo. I due atleti della nazionale italiana si sono imposti con gli sci nel Gigante: Manera è arrivato primo nella categoria 40/49 e Borgogno secondo nella categoria over 70. Paolo Manera, 49 anni, originario di Mondovì è ingegnere edile, maestro di sci, guida cicloturistica e amante della montagna dove vive con la sua famiglia a San Giacomo di Roburent. E’ stato sottoposto a trapianto di rene grazie alla generosità della moglie Giulia. Borgogno, originario di Borgo San Dalmazzo, imprenditore nel settore del legname, a lungo sindaco di Borgo San Dalmazzo, nel 2001 è stato sottoposto a un trapianto di fegato. Attualmente è presidente nazionale dell’Aitf – Associazione italiana trapianti di fegato.
Le parole del presidente Robaldo
“Ci avete inorgogliti - ha detto Robaldo, accompagnato per l'occasione dal consigliere Danna - perché avete messo anima e corpo in questa bella impresa sportiva ottenendo un grande risultato, ma anche per il vostro impegno personale che vi ha permesso di fare una cosa così grande. Siamo fieri di voi e vi ringraziamo a nome di tutta la comunità provinciale”.
Un'iniziativa importante per sensibilizzare
"Il nostro impegno - ha aggiunto Manera - vuol far conoscere il più possibile la possibilità della donazione di organi che rimette in piedi, letteralmente, le persone. Noi siamo vivi grazie a qualcuno che ci ha dato questa opportunità. Per me si è trattato di mia moglie e quindi di un dono ancora più prezioso. Per quel che riguarda lo sci vorremmo portare sulle nostre montagne cuneesi le squadre nazionali sport invernali per le gare e anche per gli allenamenti: siamo sicuri che si stupirebbero".