Ripartono i lavori della Tav Torino-Lione, Panza: “L’importanza dei valichi alpini”
E’ stato inaugurato il cantiere del tunnel di Chiomonte, l’europarlamentare della Lega spiega la necessità per il Piemonte, l’Italia e l’Europa di queste opere
Nei giorni scorsi a Chiomonte (Torino) è stato inaugurato il cantiere del tunnel di base della galleria per la Torino-Lione dell’alta velocità ferroviaria. Ne abbiamo parlato con l’europarlamentare del Gruppo Identità e Democrazia Alessandro Panza, presente all’inaugurazione con il vicepremier e ministro delle Infrastrutture dei Trasporto Matteo Salvini. Panza, oltre a essere membro della Commissione Trasporti al Parlamento europeo, è anche responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari regionali.
Ripartono i lavori della Tav Torino-Lione
Un passo importante per una infrastruttura tanto attesa e discussa?
“Con la Lega al governo e in Europa le infrastrutture transalpine del Piemonte tornano finalmente ad essere centrali. Nei giorni scorsi, con l’inaugurazione del cantiere della galleria di base della Tav, è stato compiuto un passo importante per il Piemonte, per il nostro Paese e per le connessioni europee. Dopo anni di polemiche, rinvii e perdite di tempo, finalmente si parte con un’opera necessaria, insieme alle tante altre opere che dovranno essere avviate da qui in avanti e che dimostrano quanto la montagna, piemontese, italiana ed europea, con i suoi valichi, sia strategica per il futuro e il benessere del nostro Paese e dell’intero continente”.
Panza: “L’importanza dei valichi alpini”
Perché opere come questa sono essenziali per noi e l’Europa intera?
“La connettività dei valichi alpini è fondamentale per il libero scambio di merci e per la mobilità tra il Nord e il Sud dell’Europa. Lo abbiamo potuto constatare nell’ultimo periodo, allorché una serie di eventi, frane, chiusure programmate e limitazioni al flusso del traffico lo hanno prepotentemente sottolineato. La settimana scorsa ho interrogato la Commissione europea in merito, chiedendo se fosse consapevole degli enormi danni economici e ambientali derivanti da tali eventi e se non ritenesse necessario adottare un tempestivo approccio, coordinato a livello europeo, per garantire la connettività, dando priorità ai collegamenti nord-sud delle Alpi, per preservare la libera circolazione delle merci e delle persone all'interno dell’Unione. È necessario fare chiarezza sulle azioni future da intraprendere in merito, non solo tra Italia e Francia attraverso il Monte Bianco, il Frejus e il Tenda, ma anche con i Paesi terzi, come evidenziato dall’importanza dei transiti del Sempione e del Gran San Bernardo, connettività che si traduce in economia e benessere per tutto il continente”.
Adesso bisogna fare bene e in fretta?
“Con un’azione congiunta tra Ministero delle Infrastrutture e l’interlocuzione con la Commissione Ue da parte dei parlamentari europei è possibile garantire il corretto svolgimento dei lavori tra Italia e Francia per quanto riguarda Tenda, Frejus, Monte Bianco e Tav. Opera che farà bene non solo alla Valsusa, ma al Piemonte, all’Italia e all’Europa, un’opera che il nostro Paese aspettava da tempo, un’opera che dimostra come l’Italia del ‘sì’, l’Italia ‘del fare’ può ancora essere una realtà e tornare a dare slancio e forza al nostro Paese”.