Basta ritardi sul Tenda: la protesta dei commercianti di Cuneo con paletta e secchiello
Presenti oltre 200 esercenti, albergatori, ambulanti e professionisti associati per chiedere tempistiche certe
“#cipensiamonoi?” Con questo hashtag provocatorio nel primo pomeriggio di ieri– lunedì 18 dicembre 2023 – si è tenuta a Limone Piemonte, davanti al cantiere del Tenda Bis, la manifestazione pubblica organizzata dalla Confcommercio Imprese per l’Italia di Cuneo per dire basta ai continui ritardi che si stanno accumulando nella realizzazione dell’opera.
La protesta
Oltre duecento tra commercianti, esercenti, albergatori, ambulanti e professionisti associati, provenienti per buona parte da Cuneo e da molte aree della Val Vermenagna, sostenuti anche da diverse decine di colleghi della vicina Francia, hanno chiesto a gran voce una data certa sull’apertura del Tenda bis e un cronoprogramma altrettanto sicuro per i lavori che riguarderanno il tunnel storico. Lo hanno fatto “armati” di paletta e secchiello, un ulteriore segnale per dire alle istituzioni che un’intera categoria è pronta a rimboccarsi le maniche qualora i lavori di ultimazione tardassero ancora.
“Dietro al successo di questa manifestazione – spiega il presidente dell’Ascom Cuneo, Roberto Ricchiardi – c’è soprattutto la voglia di un territorio intero, ma anche di tutta la nostra categoria, di avere certezze sui tempi, che non devono più essere dilatati. Il loro rispetto è stato sempre disatteso e anche nell’ultimo sopralluogo di alcune settimane fa ci era sembrato di intuire che anche l’ultima data annunciata di fine lavori, quella di giugno 2024, venisse disattesa. Speriamo che le rassicurazioni avute siano rispettate, ma sorveglieremo, confidando che anche le varie forze politiche, all’unisono, vigilino sul rispetto delle tempistiche. Quest’opera non è un ‘di più’, ma è necessaria. Non stiamo sollecitando un abbellimento o una ristrutturazione, ma un risultato che sarà comunque minimo: l’apertura a senso unico alternato di un traforo vitale per imprese, turismo e famiglie intere. Vogliamo una data certa e lo chiediamo anche per il rifacimento del tunnel storico”.
Fino a oggi ritardi su ritardi
Le opere di realizzazione e ristrutturazione del Tenda fin qui non sono mai andate d’accordo con il rispetto dei tempi. Secondo gli annunci iniziali, l’apertura della nuova canna era prevista nel 2017 e sconta già 6 anni di ritardi, che diventeranno 7 qualora la circolazione sarà ripristinata, come confermato, nel giugno 2024. Il rifacimento del tunnel storico alle stesse dimensioni, previsto a febbraio 2020, slitterà all’autunno 2026. Rispetto alla partenza dei cantieri (novembre 2013), l’intero progetto terminerà quindi dopo 13 anni di lavori. Con un raddoppio di tempi e costi: dei 140 milioni iniziali di investimento, si è già saliti a 255 milioni, +115 rispetto al budget preventivato.
Nelle parole di Giorgio Chiesa, presidente provinciale dell’Associazione Albergatori esercenti operatori turistici della provincia di Cuneo, tutto il malumore, ma anche la speranza, della categoria: “Questa situazione di incertezza cronica sulle sorti del transito viario, fino ad oggi ha portato con sé danni economici incalcolabili, azzerando i flussi nell’immediato e al contempo non dando alcun margine di programmazione futura per definire piani strategici di ripartenza. Ci auguriamo che la manifestazione di oggi così partecipata, forte e creativa tocchi gli animi di chi in politica, come nel settore edile, ci deve garantire l’apertura in sicurezza del Col di Tenda, che oggi assomiglia tanto ad un autolavaggio stante le infiltrazioni d’acqua. Gli esercenti che rappresento non sono solo arrabbiati, sono anche depressi. È grazie al loro impegno se, malgrado le tante disgrazie infrastrutturali che ci affliggono, i risultati del PIL turistico della Granda sono tuttavia onorevoli. Un peccato lottare così tanto quando potremmo operare dignitosamente senza tanto stress se le infrastrutture, che sono l’anima del turismo, fossero quelle che una società si aspetterebbe di avere negli anni Duemila”.
L'intervento della Regione
“Abbiamo chiesto al commissario Prisco di trasmettere ufficialmente il cronoprogramma presentato oggi in Comune a Limone che conferma la fine dei lavori del tunnel a giugno 2024”, dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l'assessore ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi.
"Il territorio ha bisogno di risposte certe e ufficiali", hanno dichiarato all’apertura della riunione a cui il presidente ha partecipato in video-collegamento e l’assessore Gabusi in presenza, convocata per fare il punto sui cantieri e sull’avanzamento dell’opera.
Confermata l'apertura a giugno 2024
Durante la riunione il commissario Prisco ha affermato che, attualmente, non vi è alcun slittamento dei tempi ed è confermata l'apertura della nuova canna a giugno 2024, garantendo l'operatività del cantiere anche durante le festività, ad esclusione dei soli giorni festivi. Entro il mese di gennaio, si prevede di incrementare ulteriormente la forza lavoro con altre 40 persone, portando mediamente la presenza di personale a circa 200 a regime.
Il presidente ha poi raggiunto il cantiere del Tenda dove era in corso la manifestazione organizzata da Confcommercio Cuneo. “Siamo al fianco del territorio e del tessuto economico che attende la riapertura del tunnel da anni e vigileremo sul rispetto dei tempi", aggiungono Cirio e Gabusi confermando che da aprile sarà attivata la quarta coppia di treni per rinforzare il servizio ferroviario di collegamento tra Valle Roya e Valle Vermenagna.
Aci Cuneo: "Si valuti l'apertura temporanea della vecchia canna"
"Limone Piemonte non può più aspettare, né può più aspettare la provincia di Cuneo e il sud ovest del Piemonte". L’Automobile Club Cuneo, che rappresenta 9mila associati, invita tutti ad essere pragmatici: se bisogna concentrare tutte le risorse nell’ultimare l’opera primaria, che consiste nella nuova canna, occorre oltremodo riaprire in contemporanea anche quella vecchia, che necessita di pochissimi lavori di manutenzione che potrebbero essere realizzati in questi mesi, cosa che permetterebbe di usufruire in estate del valico del Tenda in ambedue le direzioni e da entrambi i trafori.
Solo dopo, con tutta calma, si valuterà come procedere per il rifacimento della vecchia galleria, quali finanziamenti stabilire e soprattutto quali tempi accertare.
"Il passaggio per il Tenda è vitale per una mobilità che si può definire sostenibile, per lo spostamento delle persone, delle merci e per lo sviluppo del turismo. Se è prevista la fine dei lavori della nuova canna per giugno 2024, e quindi la sua apertura, occorre che tutto il passaggio del Tenda sia completo. Per far questo ci vuole molto realismo: la nuova canna sarà completata, ma aprirla a senso unico alternato è pericoloso, non soddisfa le esigenze dell’economia e soprattutto resterebbero in bilico tempi e procedimenti per il riadattamento della vecchia canna”.
Così il presidente dell’Automobile Club Cuneo, Francesco Revelli, al termine della manifestazione indetta lunedì 18 dicembre.