Tensione

Detenuti appiccano il fuoco e distruggono un reparto: agente intossicato

A dare notizia di quanto accaduto nel carcere di Cuneo è il sindacato locale Uilpa che parla di una vera "escalation di violenza"

Detenuti appiccano il fuoco e distruggono un reparto: agente intossicato
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Alta tensione nel carcere del Cerialdo di Cuneo: alcuni detenuti avrebbero infatti dato fuoco e distrutto un intero reparto, l’isolamento, mantenendo sotto scacco per alcune ore la polizia penitenziaria. Uno degli agenti intervenuto è rimasto intossicato e ha dovuto ricorrere alle cure del locale nosocomio facendo ricorso all’ossigeno per alleviare i postumi dell’intossicazione.

I disordini e l'incendio

Il fatto è accaduto la mattina di sabato 11 novembre 2023. A darne notizia è il sindacato locale Uilpa della polizia penitenziaria che ha anche raccolto la testimonianza del poliziotto tenuto sotto osservazione per alcune ore all’Ospedale Santa Croce. Questo il suo racconto:

"Il reparto isolamento era un inferno, i detenuti si erano barricati nelle proprie celle, e ci aspettavano con i bastoni per non farci passare e spegnere il fuoco, hanno tirato di tutto al vice comandante tra cui un pezzo di legno appuntito a 2 cm dalla testa, in quel momento pur di salvare i detenuti e spegnere i focolai di incendio abbiamo seriamente messo a rischio la nostra vita".

Detenuti "ingestibili"

"Questi eroi - è il commento del delegato della Uilpa Penitenziari, Diego Bottin - sono ormai stufi di un’Amministrazione Penitenziaria che continua ad ignorare ulteriormente il fatto che il carcere di Cuneo non sia idoneo ad ospitare tanti detenuti con caratteristiche di ingestibilità. Alcuni detenuti presenti in isolamento avevano già messo in atto diversi episodi gravi come distrutto la cella, ingoiato pezzi di Neon, atti autolesionistici per protesta, aver aggredito alcuni colleghi e mi domando come mai non si riesca a trasferirli in ottemperanza anche della circolare del sottosegretario alla giustizia Ostellari che prevede trasferimento immediato fuori regione per i detenuti violenti" evidenzia Bottin.

"Queste sono notizie vere e incontestabili che danno la cifra del disagio che si vive al Cerialdo di Cuneo e nelle carceri italiane. Servono riforme complessive che reingegnerizzino il sistema d’esecuzione penale, rifondino l’amministrazione penitenziaria e ridisegnino l’architettura del Corpo di Polizia Penitenziaria. Questo chiediamo al Presidente Meloni e alla Ministro Nordio, non è più tempo di pannicelli caldi. Purtroppo il personale di Polizia Penitenziaria che ne paga le conseguenze dirette, è sempre più solo nelle trincee del fronte penitenziario".

Escalation di violenze

"Per quanto riguarda il carcere di Cuneo - proseguono dal sindacato - viene da chiedersi se questa continua escalation di violenze contro i baschi azzurri non sia da investigare anche in via amministrativa. Al di la delle condizioni oggettivamente critiche, forse è giunto il momento di valutare bene e in profondità la gestione dell’istituto. Da tempo, infatti, gli agenti denunciano un incremento di problematiche
all'interno della casa circondariale di Cuneo, con proteste frequenti e episodi violenti. Pertanto auspichiamo che arrivino nell’immediato risposte concrete che possano alleviare una situazione che, ribadiamo, non potrà essere sostenuta ulteriormente, al poliziotto eroe ferito, la nostra vicinanza e l’augurio di una pronta guarigione, nella ricerca dello Stato ”.

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