Plastic Free Cuneo: "Basta al lancio dei palloncini ad elio: inquinano e sono pericolosi"
Siamo proprio sicuri che per un breve momento di apparente stupore valga la pena fare un torto all’ambiente?
Il team Plastic Free di Cuneo, attivo sul territorio dal 2021 per sensibilizzare sul tema dell'inquinamento da plastica, chiede ai Comuni della Granda un'ordinanza che vieti il lancio di palloncini ad elio.
L'immagine ce l'abbiamo tutti nella mente: palloncini che si alzano in volo durante celebrazioni importanti, come funerali e matrimoni, fluttuando liberi nel cielo, ebbene dietro all'apparente innocente bellezza dei palloncini si nasconde una verità che non si può più ignorare.
La richiesta del team di Plastic Free ai Comuni della Granda
Flavia Faccia, referente provinciale e vice regionale, insieme a tutta la squadra, invita dunque le amministrazioni comunali a vietare il lancio di palloncini, un gesto che, per molti versi, è coraggioso, sebbene impopolare:
Sappiamo che sempre molte più persone sono consapevoli e attente a questi gesti, lo vediamo durante i nostri eventi sul territorio. Tuttavia, molti ancora ignorano il pericolo che il lancio di palloncini a elio comporta per gli ecosistemi terrestri e soprattutto marini. Anche se composti di materiali biodegradabili, il danno prodotto dai gas al loro interno è consistente. Le celebrazioni di feste e ricorrenze non possono andare a discapito del nostro ambiente. I sindaci prendano una decisione forte.
In altre città italiane come Ferrara, Vernole (LE), Brugherio (MB), Tortora (CS), Caorle (VE) e altre, l'associazione è riuscita ad ottenere l’ordinanza di divieto.
Ma perché i palloncini sono così pericolosi per l'ambiente?
Killer di animali che possono ingerirli e rimane intrappolati
I palloncini rilasciati in atmosfera fluttuano e si spostano anche di decine di chilometri prima di scoppiare e tornare a terra, in corsi d’acqua o mari. Animali come tartarughe e uccelli possono ingerire frammenti di materiale o rimanere intrappolati in essi, andando incontro a sofferenze e morte: si calcola che i pezzi di palloncino costituiscano l’80% dei rifiuti trovati all’interno dello stomaco delle tartarughe marine, che scambiano i frammenti per le loro prede. La biodegradabilità dei materiali, poi, non è sufficiente a garantire i festeggiamenti senza sensi di colpa: serve parecchio tempo – fino a quattro anni – affinché un palloncino si degradi e in questo lasso di tempo si possono verificare i problemi sopracitati.
Una dispersione di elio inutile e nociva
L’altro aspetto, invece, non riguarda l’elio: questo elemento si trova in “sacche” intrappolate nella crosta terrestre e spesso in corrispondenza di giacimenti di petrolio o gas naturale. La sua estrazione e commercializzazione richiedono una notevole quantità di energia e provocano l’emissione dei famigerati gas serra. L’elio è comunque un gas nobile estremamente utile: trova impieghi in medicina (per le risonanze magnetiche, per miscelare l’ossigeno in pazienti con problemi respiratori) nell’industria (come refrigerante e come propellente per le sonde spaziali) e in altri settori. In tutto questo è necessario considerare che l’elio è una risorsa non rinnovabile, estinguibile, e il lancio dei palloncini, una pratica senza alcuna utilità, contribuisce al problema: mentre i palloncini salgono, il gas contenuto si espande a causa della diminuzione della pressione atmosferica. Alla fine, il palloncino raggiunge la quota in cui la pressione interna supera quella esterna, facendolo esplodere. I pezzetti di plastica cadono, l'elio contenuto viene, invece, disperso nello spazio. Due mali in un unico gesto.