La crisi spinge i consumatori verso i discount: +15%
Il caro-vita si riflette in termini diminuitivi nella qualità e quantità della spesa
L'’inflazione porta sempre più piemontesi a cercare prezzi più convenienti rivolgendosi per la prima volta ai discount. Nel primo trimestre del 2023 sono stati il 15% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo l’indagine condotta dall’avvocato Patrizia Polliotto, presidente del comitato regionale piemontese dell’Unione nazionale consumatori.
L'indagine
“Il caro-vita – osserva il legale – si riflette in termini diminuitivi nella qualità e quantità della spesa. Gli utenti delle fasce più deboli, per preservare il più possibile le proprie abitudini e ritmi alimentari, ricorrono alle catene più economiche in cui approvvigionarsi anche nel medio termine di beni a lunga scadenza, soprattutto scatolame, in cerca dell’offerta migliore”.
Lo studio di Patrizia Polliotto conferma la crescita nelle chiusure dei negozi al dettaglio, stimata a livello di media nazionale di circa 2 all’ora nel 2022, che in Piemonte ha portato a un incremento del 13% di perdita di botteghe alimentari e di generi vari per la concorrenza della grande distribuzione, lasciando anche molti piccoli comuni senza un punto di riferimento commerciale di generi di prima necessità, penalizzando così soprattutto i più anziani”.