CUNEO E PROVINCIA

Acqua Eva trascina in tribunale per diffamazione Acqua Sant'Anna

Il prossimo 22 settembre 2023 si terrà il dibattimento

Acqua Eva trascina in tribunale per diffamazione Acqua Sant'Anna
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E' scoppiato un nuovo aspro conflitto tra due grandi società di acqua del Cuneese: stiamo parlando di "Acqua Eva" di Paesana e "Acqua Sant'Anna di Vinadio". Si perché Acqua Eva accusa Sant’Anna di diffamazione e «turbativa del commercio, in seguito alla pubblicazione di un articolo sul web, in particolare sul sito: www.mercatoalimentare.ne, intestato a Fernanda Baratta, morta nel 2011.

Battaglia in tribunale

La battaglia è finita in tribunale e il prossimo 22 settembre 2023, si terrà il dibattimento. Come riporta il quotidiano torinese La Stampa, le indagini sono durate tre anni prima del rinvio a giudizio: la Procura di Cuneo ritiene i vertici di Sant’Anna responsabili della pubblicazione di un articolo ritenuto diffamatorio dal titolo: «Acqua Eva è un brand di proprietà di Lidl?». Nel sottotitolo del pezzo, pubblicato nel 2018, si leggeva: «È la domanda che si stanno ponendo i buyer della Gdo da alcune settimane, e in questo articolo cercheremo di fare chiarezza». Secondo l'accusa, nell'articolo sono state messe informazioni vere e altre false e infondate sul cda di Acqua Eva e sulla riconducibilità alla Lidl.

Le conseguenze economiche

Sempre secondo l’accusa, l’articolo pubblicato in rete avrebbe avuto pesanti conseguenze economiche per la società di Paesana: molti contatti sarebbero stati rescissi tra cui quello con con Renzo Rosso, fondatore di Diesel e titolare della Red Circle Investments. Pare che il danno si aggiri intorno ai 10 milioni di euro.

Secondo sempre quanto pubblicato da La Stampa, il nipote Davide Moscato, dipendente di Mia Beverage, durante l’interrogatorio in Procura a Cuneo (pm Carla Longo) ha raccontato di essere l’autore della pubblicazione e delle pressioni da Bertone e Cheri, per preparare l’articolo.

Entrambi quindi andranno a processo. Mentre l’ex dipendente, invece, ha ottenuto la sospensione per messa alla prova, svolgendo lavori socialmente utili.

Acqua Sant’Anna: "Ci difenderemo con tutti i mezzi e nelle sedi appropriate"

Ovviamente le accuse mosse dovranno essere dimostrate. Nel frattempo, la società Fonti di Vinadio, rispondendo alle accuse, ha dichiarato a La Stampa:

«I processi si celebrano nelle aule giudiziarie e non sui giornali. Acqua Sant’Anna e Mia Beverage si difenderanno nelle sedi opportune e competenti con documenti alla mano».

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