"Non è come sembra" Alessia Lanza da Cuneo a TikTok per arrivare a un romanzo
Questa giovane e biondissima star sui social appare sempre bella, simpatica, autoironica, intelligente. Ma ci tiene a precisarlo: è una ragazza normale
"Non è come sembra"è il titolo del libro, edito da Mondadori, di Alessia Lanza, giovanissima creator digitale di TikTok. Classe 2000 e origini cuneesi (precisamente da Gosi Pianvignale), questa giovane e biondissima star sui social appare sempre bella, simpatica, autoironica, intelligente. Ma ci tiene a precisarlo: è una ragazza normale.
Il fenomeno Alessia Lanza
Per raccontare chi ci sia dietro lo schermo del cellulare, la giovane ha affidato alle pagine di un romanzo autobiografico la sua storia e un messaggio rivolto ai giovani e meno giovani sempre pronti al giudizio. E prima che qualcuno possa avanzare il dubbio sulle capacità autoriali della ragazza c'è anche un post che fuga ogni perplessità, il libro è veramente opera sua.
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Non è come sembra
L'intento del romanzo è già chiaro dalla copertina che la mostra completamente senza veli in una posa scherzosa. Per arrivare a quella nonchalance davanti all'obbiettivo, Alessia ha dovuto affrontare un percorso di psicoterapia che l'ha aiutata a superare il suo problema con l'ansia sociale e a mostrarsi senza paranoie, un bel risultato per chi fino a poco tempo fa non riusciva ad accettare il proprio profilo destro.
Alessia, come molti giovani, ha dovuto lottare per gran parte della sua vita con le odiose etichette che spesso ci si ritrova appiccicate addosso: "troppo brutta" alle medie, "troppo bella, quindi è stupida"al liceo. Giudizi e offese che pesano come macigni quando si è adolescenti.
La ragazza racconta con una penna ironica le ansie e le paure che ha dovuto affrontare per arrivare a diventare il fenomeno che è oggi: una TikToker da 4 milioni di utenti sui social. Certamente nel suo percorso la fortuna c'ha messo lo zampino, lo ammette senza problemi, ma poi ci vuole molto impegno e uno studio costante. Che sia un lavoro facile, ormai lo abbiamo capito, è un'altra illusione. D'altra parte, che ci sia dello studio dietro agli allegri siparietti musicali di TikTok e alle sponsorizzazioni da capogiro, consola noi comuni mortali, o almeno consola la generazione di vecchi boomers approdati con successo su Instagram, ma molto più faticosamente alle nuove piattaforme social.
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