Canelli, uccide il figlio 26enne con un oggetto pungente dopo una lite
Valerio era residente ad Alba, nel Cuneese, dove gestiva da anni una tabaccheria.
Questa mattina a Canelli, comune ubicato in provincia di Asti, in zona via Giovanni XXIII vicino a viale Indipendenza, si è consumata una strage familiare. Un uomo di nome Piero Pesce ha ucciso con un oggetto appuntito il figlio 26enne Valerio, al culmine di una lunga lite, per motivi ancora da accertare completamente, probabilmente legati a debiti contratti dal giovane.
Come raccontato da Prima Alessandria la situazione familiare, da quanto emerge, era particolarmente difficile da qualche tempo. Padre e figlio, al momento del delitto, erano soli in casa.
Corpo trovato in una pozza di sangue
Inizialmente si era ipotizzato che fosse caduto da un terrazzo ma poi le indagini che stanno proseguendo a gran velocità, hanno fatto emergere una situazione diversa. Il corpo del figlio è stato ritrovato nella camera da letto, in una pozza di sangue molto grande, forse causata dai diversi colpi inferti dal 61enne. Quest'ultimo, dopo averlo ucciso, ha chiamato poi i militari dell'Arma dei Carabinieri della compagnia cittadina di Canelli per denunciare l'accaduto.
Residente nel Cuneese
Valerio era residente ad Alba, nel Cuneese, dove gestiva da anni una tabaccheria. Soltanto un mese fa era tornato a vivere con il papà nella casa di Canelli. La madre, secondo le notizie emerse, era mancata molto anni fa.
Il vicino di casa del padre ha raccontato al Corriere.it:
«Ho sentito gridare: "Aiuto, aiuto". Mi sono affacciato ma non ho visto nulla».
L'arresto
Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno potuto solo constatare la morte del giovane e i militari. L'uomo, ex dipendente della Riccadonna, invece è stato arrestato e si trova ora in caserma dai carabinieri di Canelli.