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“Transizione ecologica: strumenti e proposte per la sostenibilità” Agrion incontra le filiere agroalimentari piemontesi

Si terrà presso il Centro ricerche per la Frutticoltura di Fondazione Agrion Via Falicetto, 24 Manta (CN).

“Transizione ecologica: strumenti e proposte per la sostenibilità” Agrion incontra le filiere agroalimentari piemontesi
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Si terrà giovedì 6 ottobre, l’incontro organizzato da Fondazione Agrion presso la sua sede di Manta, per fare il punto sulle sfide della Transizione ecologica.

Chi parteciperà

Parteciperanno al confronto Alberto Cirio, Presidente di Regione Piemonte, Marco Protopapa, Assessore regionale all'Agricoltura, Paolo Balocco, Direttore Settore Agricoltura e Cibo di Regione Piemonte, Angelo Frascarelli, Presidente di ISMEA-Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, Mario Pezzotti, Dirigente di Fondazione Edmund Mach-Centro Ricerca Innovazione, Paolo Bertolino, Segretario generale di Unioncamere Piemonte, i Soci e i membri del Comitato Tecnico-Scientifico di Fondazione Agrion, insieme ai rappresentanti delle istituzioni del territorio e delle filiere agroalimentari del Piemonte.

“La Transizione ecologica, che in questi anni istituzioni europee e nazionali stanno delineando in termini di risultati minimi da raggiungere, rappresenta una sfida piuttosto ambiziosa per le imprese agricole e per tutti gli attori del comparto. È quindi necessario, con l’incontro del 6 ottobre, aprire un confronto per delineare obiettivi condivisi e strategie, al fine di trasformare questo processo in un’opportunità per le nostre aziende. Risulta fondamentale capire come utilizzare al meglio la ricerca, l’innovazione tecnologica, i sistemi di supporto alle decisioni per rafforzare il profilo di sostenibilità ambientale ed economica delle nostre produzioni che dovranno essere riconosciute sempre di più per il loro profilo “eco-friendly”.

Quali strumenti e modelli saremo in grado di mettere a disposizione delle aziende? Con quali sistemi di consulenza e supporto decisionale e che tipo di agricoltura di precisione saranno funzionali a questo percorso? E ancora, che ruolo vorremo dare alle nuove tecniche di ingegneria genetica? Queste sono alcune delle domande a cui tenteremo di rispondere, cercando di definire priorità e strategie su cui impegnarsi tutti insieme per costruire lo sviluppo futuro dell’agroalimentare piemontese - dichiara il Presidente di Agrion, Giacomo Ballari. La ricerca e l’utilizzo in maniera integrata di innovazione e nuove tecnologie possono essere gli assi nella manica del nostro settore. Sono molti, infatti, i risultati ottenuti in questi ultimi anni dalla sperimentazione, ma per migliorare le produzioni agricole e accelerare la svolta green, occorre continuare a fare rete con il mondo della ricerca e dell’innovazione, affinché si creino collaborazioni strategiche, per offrire alle aziende gli strumenti indispensabili per trovarsi preparati di fronte a queste sfide”.

Neutralità climatica

Per lo sviluppo rurale, il Green Deal europeo si propone di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, riducendo di almeno il 50% le emissioni entro il 2030. Per la filiera agricola e del cibo, meglio specificata nella strategia Farm to Fork, si introduce anche il passaggio dal ‘produttore al consumatore’, che garantisca salvaguardia degli ambienti e la produzione di alimenti sicuri e accessibili per tutelare la salute dei consumatori, mentre sul fronte dell’Economia circolare, ci si propone di eliminare gli sprechi, mantenere prodotti e materiali in uso e promuovere sistemi naturali rigenerativi, che rispettino l’ecosistema e non abbiano un forte impatto ambientale.

“Il nostro obiettivo – prosegue Ballari - è contribuire in modo sostanziale allo sviluppo rurale della regione Piemonte tramite l’attuazione dell’Agenda 2030 dell’ONU, ma per farlo occorre capire quali sono le priorità delle filiere, le ulteriori strade da intraprendere e gli strumenti a disposizione. Spero che quello del 6 ottobre diventi un appuntamento annuale di riferimento, in quanto credo fermamente che possa rappresentare una grande, e necessaria, occasione di confronto tra il mondo della ricerca, le istituzioni e le eccellenze del settore agroalimentare piemontese.”

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