Sequestrati all'aeroporto di Levaldigi capi d'abbigliamento e accessori di lusso contraffatti
Cappelli, borse, cinture, maglie e giacche che una volta immessi in commercio avrebbero fruttato circa 11.000 euro.
Sequestrati dalla Guardia di Finanza di Cuneo capi d'abbigliamento e accessori di lusso contraffatti all'aeroporto di Levaldigi.
Abbigliamento e accessori contraffatti
Militari appartenenti al Nucleo Mobile della Tenenza della Guardia di Finanza di Fossano, unitamente a funzionari dell’Ufficio Dogane di Cuneo, hanno sequestrato, ultimamente, a cittadini marocchini, provenienti da Casablanca ed atterrati all’Aeroporto Langhe e Alpi del Mare, cappelli, borse, cinture, maglie e giacche di griffe lussuose come Louis Vuitton e Gucci che avrebbero fruttato, una volta immessi in commercio, circa 11.000 euro.
Sequestrati
Lo scalo cuneese ha visto, infatti, un incremento importante di passeggeri in arrivo, motivo per cui le Fiamme Gialle, lavorando in modo sinergico con i funzionari doganali, hanno intensificato i controlli nei confronti dei voli in arrivo da Paesi extra-UE. L’attività svolta, finalizzata ad impedire l’accesso di beni non conformi alle disposizioni previste a tutela della sicurezza del commercio comunitario, ha consentito di sottoporre a sequestro amministrativo i falsi provenienti, in questo caso, dal Paese nord africano.
La non genuinità dei beni è stata confermata dai periti delle case di moda, i quali hanno disconosciuto i capi d’abbigliamento e gli accessori.
Questi, una volta immessi in commercio, oltre ad alterare la concorrenza, essendo acquistabili a prezzi inferiori dai negozianti rispetto agli originali, avrebbero posto in pericolo gli ignari consumatori finali in quanto prodotti con materie prime non sottoposte ad alcun controllo.
Contrasto alle frodi
Il contrasto alle frodi doganali è fondamentale per preservare le risorse del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato, per salvaguardare gli operatori economici onesti dalla concorrenza di quelle imprese che introducono nel mercato prodotti a prezzi inferiori (perché immessi nel territorio doganale in evasione dei e/o aggirando le misure antidumping) e per tutelare i cittadini dall’ingresso di merci di dubbia provenienza e natura.