CUNEO E PROVINCIA

Lo scienziato e divulgatore Stefano Mancuso inaugura a Canale presso l’azienda agricola Maia il nuovo Greenhas Research Center

Avverrà venerdì 30 settembre alle 11,15 in corso Alba 156.

Lo scienziato e divulgatore Stefano Mancuso inaugura a Canale presso l’azienda agricola Maia  il nuovo Greenhas Research Center
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È tutto pronto per il taglio del nastro del nuovo Greenhas Research Center, che avverrà venerdì 30 settembre alle 11,15 in corso Alba 156 a Canale.

Il programma

La mattinata prevede alle 10 l’intervento del Prof. Stefano Mancuso, docente di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree all’Università di Firenze, Direttore della “Fondazione per il futuro delle città” che si occupa di innovazione, sostenibilità e rigenerazione urbana, incoronato dal New York Times “World Changer” tra gli uomini destinati a cambiare il mondo. Nell’occasione il professore di etologia vegetale dialogherà con Lorenzo Gallo, vicepresidente di Green Has Italia S.p.A e con Valeria Contartese, R&D Director su un tema attuale e ormai centrale per i prossimi anni sul fronte dell’ambiente e dello sviluppo: “Il pianeta verde e la sua resilienza”. L’incontro spiegherà cosa sono le piante, come sono sopravvissute in anni di esistenza e quale importantissimo ruolo ricoprono per contrastare i cambiamenti climatici.

L’evento, a cui parteciperanno autorità e qualificati addetti ai lavori, offrirà l’opportunità di approfondire le nuove frontiere della ricerca di soluzioni sostenibili per la nutrizione delle colture agrarie.

Le soluzioni efficaci

Green Has Italia, che ha la sua sede centrale a Canale, nel cuore del Roero, è un’azienda specializzata nella nutrizione vegetale ed ha l’obiettivo di ricercare e realizzare formulati innovativi caratterizzati da alta efficacia nutrizionale, da una elevata e pronta disponibilità degli elementi nutritivi che ne consentono l’impiego a dosaggi ridotti e basso impatto ambientale.

Tutti i prodotti vengono studiati per l’utilizzo con le tecniche mirate della fertirrigazione e della concimazione fogliare e molti anche impiegabili in agricoltura biologica.

La finalità, da sempre perseguita dall’azienda, fin dalla sua nascita nel 1985 è, come cita la sua Vision, di anticipare le esigenze dell’agricoltura dando più forza alle colture e più fertilità ai terreni, nel pieno rispetto dell’ambiente

Tutto ciò per migliorare i raccolti dal punto di vista quantitativo e soprattutto qualitativo, generando un beneficio economico per gli agricoltori anche nelle condizioni più difficili, come quelle affrontate negli ultimi anni.

Grazie a queste proprietà oggi i fertilizzanti Greenhas, formulati nei 2 impianti produttivi del Gruppo: in Italia a Canale e a Al Mafraq in Giordania, sono presenti in tutto il mondo.

Un successo dovuto anche alla costante attività di sviluppo e assistenza tecnica offerta oltre che in Italia, dalle consociate Greenhas Iberia, Greenhas Brasile e Greenhas Jordan, dalla partecipata Green Eco Poland e dai numerosi partner commerciali.

Per rimarcare questo carattere internazionale nel 2021 l’azienda che conta più di 150 dipendenti e che fa all’estero il 75 % del fatturato, ha rinnovato la sua immagine attraverso il nuovo il brand name Greenhas Group.

Greenhas Group annovera tra le sue società anche Geogreen, azienda specializzata nei settori hobby e garden, tappeti erbosi e florovivaismo.

Luoghi di ricerca esplorativa

Il Research Center e Maia certificano la volontà di Greenhas di investire in innovazione, nella consapevolezza che non c’è progresso se non c’è ricerca, ma soprattutto che non c’è ricerca senza collaborazione e cooperazione.

La ricerca Greenhas è focalizzata sui biostimolanti, prodotti di ultima generazione, a basso impatto ambientale, come ad esempio estratti di alghe o prodotti derivanti dai sottoprodotti dell’industria alimentare. Questi prodotti possono essere applicati direttamente alle piante o al suolo a dosi molto ridotte e aiutano le colture a superare gli effetti negativi derivanti dagli stress ambientali a cui sono esposte. Inoltre, attivando i naturali processi delle piante, le aiutano a ottimizzare le risorse limitate, in particolare gli elementi nutritivi bloccati nel suolo, e la scarsità di acqua.

Il nuovo Research Center oltre ad essere dotato di strumenti all’avanguardia, si pone come collettore di idee e collaborazioni con Università e altri Centri di Ricerca,

La struttura, ispirata al mondo vegetale, ospita tre unità di ricerca e una stazione sperimentale:

• Microbiology Unit per l’isolamento, la selezione e la stabilizzazione di microrganismi naturalmente presenti nel suolo da impiegare nei biostimolanti Greenhas per l’ottenimento di produzioni sostenibili e di qualità;

• Plant Chemistry Unit per l’ideazione, la formulazione e la caratterizzazione di prodotti innovativi.

• Plant Physiology Unit per studiare i cambiamenti che i prodotti Greenhas inducono sulle colture agrarie a livello fisiologico, biochimico e trascrittomico, aiutandole a produrre di più con meno risorse.

• Experimental Station per selezionare i prodotti agronomicamente più efficaci grazie alle prove condotte in camera di crescita, serra e campo demo.

La cartolina

Ogni partecipante all’evento riceverà una cartolina speciale riportante sul retro un codice. Attivandolo sul sito www.treedom.net/iltuoalbero ciascuno potrà vedere dove è stato piantato il suo albero, ricevere aggiornamenti sul progetto e seguirne passo dopo passo la crescita. Consultando inoltre il Diario dell’albero, ogni utente registrato potrà ricevere una notifica che invita a scoprire le coordinate Gps specifiche della pianta e dopo appena 15 giorni, anche una foto dell’albero piantumato.

 

A tutti gli invitati saranno anche donati semi della Stella Alpina, un fiore piccolo ma tenace, considerato un vero prodigio della natura in quanto capace di sopravvivere in habitat difficili.

Un’antica leggenda narra che da tempi lontani questa pianta affascina l’uomo con il suo aspetto e le sue straordinarie caratteristiche di resistenza. Anticamente nacquero alcune credenze che attribuivano alla stella origini antiche, soprannaturali. Pare infatti che un tempo, una montagna isolata piangesse spesso per la sua solitudine. Una notte, una stella che aveva udito il pianto scese dal cielo e si posò sulle sue rocce, sfidando il gelo per fare compagnia alla montagna triste. Quest’ultima in segno di gratitudine la avvolse con una delicata, calda lanugine e le diede radici per ancorarsi al terreno: nacque così questo famoso fiore.

 

 

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