Tavolo della Chimica al Mise. UGL: "Dobbiamo chiederci se il nostro Paese sia ancora interessato ad uno sviluppo industriale"
La difficoltà dello smaltimento dei gessi rossi nella cava di Montioni a Grosseto, potrebbe causare gravi danni produttivi.
Riunione del Tavolo della Chimica presso il MiSE alla presenza del Vice Ministro Gilberto Pichetto e al Sottosegretario al MiTE Vannia Gava. Tra gli interventi che si sono succeduti, molto significativo è stato quello del Vice Segretario Generale dell’UGL Luigi Ulgiati che ha avanzato le richieste del sindacato:
"Innanzi tutto – ha detto – dobbiamo chiederci se il nostro Paese sia ancora interessato ad uno sviluppo industriale ed in particolare a mantenere siti chimici in Italia. Dalla chiusura del cracking di Porto Marghera, forse in fase di soluzione, alle problematiche sollevate dagli ambientalisti sugli impianti Solvay di Spinetta Marengo e Rosignano, la difficoltà dello smaltimento dei gessi rossi nella cava di Montioni a Grosseto, che potrebbe causare gravi danni produttivi sia a Venator che alla Nuova Solmine".
Le criticità
Infine le criticità che registriamo nel Petrolchimico di Priolo, causate sia dal sequestro del consorzio per lo smaltimento rifiuti e fanghi IAS, ma soprattutto per la possibile chiusura della raffineria Isab Lukoil a causa sanzioni dovute alla guerra russo-ucraino, con le conseguenti ripercussioni su tutte le imprese del Petrolchimico siracusano.
"Abbiamo bisogno - proseguono dalla UGL - di calibrare le accise sui carburanti e costi energetici, semplificazioni normative, velocizzazione sul rilascio autorizzazioni ambientali, transizione green e life cycle analysis. Serve un piano strategico per l'energia per raggiungere l'autonomia, serve un pianostrategico industriale ed in particolare sulla chimica per il rilancio del Paese, serve soprattutto una transizione sociale che consideri il lavoro come garanzia di dignità e non una politica fatta solo di assistenzialismo".