CUNEO E PROVINCIA

Cia Cuneo: “Gli allevatori di bovini da latte vivono un momento di grande incertezza”

Nonostante il prodotto pagato alla stalla abbia avuto un leggero incremento, spesso non basta ancora a coprire le spese di produzione aggravate dagli aumenti di materie prime ed energia.

Cia Cuneo: “Gli allevatori di bovini da latte vivono un momento di grande incertezza”
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Gli allevatori di bovini da latte continuano a essere in crisi perché non coprono le spese di produzione a causa dei rincari delle materie prime e delle spese energetiche.

44 centesimi al litro

Dopo molta fatica, in alcuni casi sono arrivati ad incassare dall’industria di trasformazione il prezzo di 44 centesimi al litro. Però, ce ne sono ancora tanti che stanno sotto o non raggiungono i 41 centesimi al litro: proposta, quest’ultima, messa in campo nell’autunno scorso. Le aziende, alla luce dei rincari esponenziali con cui devono fare i conti tutti i giorni, un esempio è il costo raddoppiato della farina di mais necessaria a preparare i mangimi, per essere economicamente sostenibili avrebbero bisogno di un rialzo del 20%.

700 allevatori

Attualmente nella “Granda” operano 700 allevatori del settore con più di 57.000 vacche in produzione: Cuneo  è la provincia con il maggior numero di stalle sul territorio regionale.

Ma qual è lo stato d’animo degli imprenditori del comparto? Risponde Giovanni Cordero: responsabile tecnico della Cia per la macro-area di Cuneo:

“Lo stato d’animo degli allevatori è caratterizzato dall’incertezza dovuta a molteplici fattori: il lungo periodo del Covid; la guerra russo-ucraina; l’innalzamento generalizzato dei costi e la contrazione dei consumi”.

Giovanni Cordero, responsabile settore tecnico Cia della macro-area di Cuneo

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