Coldiretti Cuneo tornano a sollecitare il rilascio dei nulla osta per consentire agli extracomunitari di entrare in Italia
Fabiano Porcu: "Parliamo di braccianti qualificati e fidelizzati, che ogni anno arrivano in Italia per un lavoro stagionale per poi far ritorno nel Paese d’origine".
L’arrivo del grande caldo accelera la maturazione nei campi e rende ancora più pressante l’urgenza di far fronte alla carenza di manodopera che scontano le aziende agricole della Granda.
La sollecitazione
Lo evidenzia Coldiretti Cuneo che, dopo l’ennesimo nulla di fatto emerso dall’incontro in Prefettura nei giorni scorsi, torna a sollecitare a gran voce il rilascio dei nulla osta necessari per consentire ai lavoratori extracomunitari, ammessi all’ingresso nel nostro Paese con il Decreto Flussi, di poter arrivare e lavorare nelle imprese agricole al più presto.
“Sta iniziando la raccolta dei piccoli frutti, seguiranno le ciliegie e le operazioni di dirado nei frutteti essenziali per produzioni estive di qualità ma ad oggi non abbiamo disponibilità di manodopera extracomunitaria formata e specializzata. Siamo già oltre tempo massimo con conseguenze gravissime per le nostre imprese” evidenzia Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.
Presenza strutturale
La presenza dei lavoratori stranieri è diventata strutturale nell’agricoltura italiana dove un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere, che rappresentano più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier di Idos al quale ha collaborato la Coldiretti. In Provincia di Cuneo, grazie al Decreto Flussi le imprese agricole possono assumere 1.450 stagionali extracomunitari – ricorda Coldiretti – provenienti principalmente da Albania, Macedonia, India e Senegal.
“Parliamo di braccianti qualificati e fidelizzati, che ogni anno arrivano in Italia per un lavoro stagionale per poi far ritorno nel Paese d’origine e per i quali le stesse aziende si fanno carico dell’ospitalità: un meccanismo virtuoso che non possiamo pensare di fermare. Serve agire in fretta per recuperare il tempo perso e consentire ai frutticoltori di salvare una campagna di raccolta che si preannuncia abbondante, dopo la penuria dello scorso anno legata alla terribile gelata dell’aprile 2021” sostiene Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo.
“Sono indispensabili misure che riducano il costo del lavoro stagionale e semplifichino radicalmente le procedure di assunzione per garantire flessibilità e tempestività di un lavoro legato all’andamento climatico sempre più bizzarro. Tutto questo ancor più alla luce degli attuali scenari in cui è necessario garantire l’approvvigionamento alimentare alla popolazione in un momento particolarmente delicato con speculazioni, rincari, mancanza di alcuni prodotti e blocchi alle esportazioni causati dal conflitto in Ucraina e dalle guerre commerciali che ne sono scaturite” conclude il Presidente Nada.