Aveva giocato anche a Bra

Sparito in Ucraina Ivan Luca Vavassori, il "calciatore combattente". Forse era su un convoglio distrutto dai russi

E' il figlio di Alessandra Sgarella, imprenditrice piemontese sequestrata dalla 'Ndrangheta a fine anni Novanta.

Sparito in Ucraina Ivan Luca Vavassori, il "calciatore combattente". Forse era su un convoglio distrutto dai russi
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La sua storia aveva fatto parlare. Ivan Luca Vavassori, trentenne calciatore professionista, con un passato anche in serie C e oggi in Bolivia, aveva appeso le scarpette al chiodo il 26 febbraio 2022, due giorni dopo l'inizio dell'invasione russa in Ucraina, per imbracciare il fucile e partire con le truppe di Kiev. Ora non si hanno più sue notizie e pare che potesse essere su un convoglio distrutto dai russi.

Che fine ha fatto il "calciatore combattente" Ivan Luca Vavassori?

L'annuncio è arrivato dalle sue pagine social, che ha lasciato in gestione ad altri in questi giorni in cui si trova nel pieno del conflitto:

"Ci dispiace informarvi che la scorsa notte, durante la ritirata di alcuni feriti in un attacco a Mariupol, due convogli sono stati distrutti dall’esercito russo. In uno di questi c’era forse anche Ivan, insieme col 4° Reggimento. Stiamo provando a capire se ci sono sopravvissuti. Vi informeremo attraverso le due pagine Instagram e Facebook che Ivan ci ha lasciato a gestire".

Un nuovo messaggio dice poi che il team è ancora vivo, ma è circondato dalle forze russe. Ci sarebbero cinque morti, ma non se ne conosce l'identità.

Chi è Ivan Luca Vavassori

Ivan Luca Vavassori, come riporta News Prima, è il figlio adottivo di Pietro (ex patron della Pro Patria Calcio) e di sua moglie Alessandra Sgarella, l’imprenditrice piemontese sequestrata dalla ‘Ndrangheta a fine anni anni Novanta e venuta a mancare nel 2011. Nato a Elektrostal, nelle vicinanze di Mosca, da portiere aveva vestito le maglie di Pro Patria e Legnano in serie C (aveva giocato anche a Bra e a Vittuone) e ultimamente giocava in Sudamerica.

Fin dal giorno della sua partenza Ivan ha spiegato di essersi imbarcato per l'Ucraina per combattere questa guerra, non per diventare un militare.

"Siamo qua per aiutare ma se domani finisse la guerra - racconta in un video -  non siamo qua per rimanere dopo sul terreno ucraino altri mesi".

Il giallo degli italiani uccisi

Nei giorni scorsi le autorità russe avevano parlato di undici foreign fighters italiani, arruolatisi con le truppe ucraine, rimasti uccisi nei combattimenti. Una versione smentita dalla Farnesina, che ha precisato che sono in corso delle verifiche.

Al momento l'unico  italiano morto di cui si è a conoscenza è  Edy Ongaro, veneziano, che da anni viveva in Donbass e combatteva con le forze filorusse.

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