25 marzo 2022

Contratti e assunzioni: la sanità pubblica chiede risposte. Oggi presidio anche a Cuneo

“Servono risposte subito, professionali ed economiche, per le lavoratrici e i lavoratori che in questi ultimi due anni, in condizioni difficilissime, hanno garantito servizi essenziali".

Contratti e assunzioni: la sanità pubblica chiede risposte. Oggi presidio anche a Cuneo
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Contratti e assunzioni: Sanità Pubblica e Funzioni Locali chiedono risposte. Oggi, venerdì 25 marzo 2022 presidio anche a Cuneo davanti alla Prefettura.

Contratti e assunzioni: la sanità pubblica chiede risposte

Nella mattinata di oggi, Venerdì 25 marzo 2022, si sono svolte le mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità Pubblica e delle Funzioni Locali, con un presidio nazionale a Roma davanti alla sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze e contemporaneamente in tutto il Paese davanti alle Prefetture.

Carmelo Castello, Fabrizio Silvestro, Giovanni La Motta, rispettivamente Segretari Provinciali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl provinciali, promotori della mobilitazione che si è svolta a Cuneo a partire dalle 9 di fronte alla Prefettura, hanno dichiarato che "è ora di dare risposte: vanno trovate le risorse per contratti e assunzioni".

E ancora: “Servono risposte subito, professionali ed economiche, per le lavoratrici e i lavoratori che in questi ultimi due anni, in condizioni difficilissime, hanno garantito servizi essenziali e diritti costituzionali ai cittadini. C'è bisogno di stabilizzare il personale precario presente all'interno della Pubblica Amministrazione ed un piano straordinario di assunzioni capace di rispondere alle istanze della popolazione e finalizzato al rilancio del nostro Paese. In tal senso è necessario investire per l'oggi ed il domani anche in funzione dei fondi legati al PNRR, di più e meglio di quanto ad oggi deciso dal Governo".

"Se non arriveranno le risposte, siamo pronti a continuare ed intensificare la mobilitazione. Sia chiara una cosa: per costruire le risposte c'è bisogno di un'idea generale di Paese, solo così sarà possibile coniugare le legittime aspettative dei lavoratori pubblici con la necessità di una risposta sempre più vicina ai bisogni della gente, a partire dalle fasce più deboli della popolazione”.

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