Inedita unione fra violoncello e percussioni chiude il 20° EstOvest Festival
Nel programma ci sono ben tre prime esecuzioni mondiali e una prima italiana.
Per la prima volta, il violoncellista Claudio Pasceri e il percussionista Simone Beneventi saranno sullo stesso palco per un evento che mette insieme strumenti molto diversi. Questa particolare osmosi sarà al centro di Nature, concerto con cui si concluderà la 20a edizione della manifestazione, il 19 dicembre alle ore 18 alla Chiesa della SS Annunziata di Guarene (Cn).
Il concerto
Il ragionamento alla base di Nature riguarda la natura di uno strumento: in quale luogo risiede il suo suono? Claudio Pasceri e Simone Beneventi, due tra i musicisti più riconosciuti nella scena contemporanea italiana, avvicinano strumenti apparentemente molto distanti. Tuttavia, violoncello e percussioni sanno legarsi l’un l’altro in maniera viscerale, lavorando su una pulsazione profonda e placida. I tanti colori delle musiche scelte non compromettono la sotterranea respirazione del duo, la linea musicale ampia che giunge fino all’essenza del concetto di ritmo.
Prime esecuzioni mondiali
Il violoncellista e il percussionista suoneranno insieme per la prima volta, ma già forti di diverse commissioni, fra le quali Selva d’autunno per violoncello e marimba, vincitore della Call for Scores di EstOvest Festival 2021, composto da Federico Perotti. Il brano è una delle tre prime esecuzioni mondiali: si aggiungono Caldera (2016) di David Coll, per violoncello e marimba, e Sul limitare del mio sguardo (2021), versione per violoncello, di Simone Cardini.
È atteso anche Boris Kerner (2012, rev. 2021) per violoncello e marimba, di Caroline Shaw, proposto in prima italiana.
Il programma si completa con: Dagh (2005), per violoncello e marimba, di Carla Magnan; Passacaglia (2008), per violoncello e marimba, di Vittorio Montalti; Farewell to Stromness (1980), versione per marimba, di Peter Maxwell Davis; il brano tradizionale ortodosso dell’Invocazione per Semantron; e Preludio alla Suite n.4 in Mib maggiore, BWV 1010 (1717-1723) per violoncello, di Johann Sebastan Bach.
La chiusura del festival
Con questo appuntamento si chiude l’edizione 2021 di EstOvest Festival, nella quale la manifestazione ha compiuto vent’anni, caratterizzata da un grande successo di pubblico.
È un anno in cui sono state superate le difficoltà legate al momento storico che stiamo attraversando. EstOvest Festival ha registrato diversi sold out e ha lanciato un evento totalmente nuovo, la Contemporary Cello Week (a Torino nel mese di ottobre), che ha portato in città i più importanti violoncellisti internazionali, per concerti e lezioni, e giovani studenti da tutta Europa.
Pasceri: "Gli artisti hanno abitato la musica e i luoghi che la ospitavano con grande intensità"
«In questa edizione – commenta Claudio Pasceri, direttore artistico di EstOvest Festival – gli artisti hanno abitato la musica e i luoghi che la ospitavano con grande intensità e profondo rigore. È stata dunque un’esperienza entusiasmante. Il posto del pensiero ha luce in questo percorso. Senza compromessi».
Nel programma ci sono ben tre prime esecuzioni mondiali e una prima italiana. Informazioni e dettagli: https://estovestfestival.it/programma/nature/ .
L’evento, a ingresso libero, è organizzato con il Comune di Guarene e con Roero Cultural Events.