La Procura di Torino ha chiuso un’indagine per apologia del Fascismo facendo riferimento al caso di uno striscione comparso nel 2019 nel capoluogo piemontese che recitava le seguenti parole: “Spezza le catene dell’usura. Vota fascista“. A finire nel registro degli indagati sarebbero in tre, tra di loro anche il segretario cuneese di Italexit con Paragone, Alessandro Balocco.
“Spezza le catene dell’usura. Vota fascista”: tre indagati
Come raccontato da Prima Torino, la Procura di Torino ha chiuso un’indagine per apologia di fascismo su Forza Nuova. Secondo le prime informazioni sarebbero tre gli indagati: il coordinatore regionale Luigi Cortese appena eletto consigliere comunale a Montaldo Torinese, Stefano Saija, all’epoca dei fatti dirigente di spicco di Forza Nuova Torino, e Alessandro Balocco, oggi segretario di Italexit con Paragone nella provincia di Cuneo, quest’ultimo sotto accusa perché coordinatore della pagina Facebook torinese.
Lo striscione
Il caso fa riferimento a uno striscione comparso nel 2019 in città in cui si leggeva “Spezza le catene dell’usura. Vota fascista. Vota Forza Nuova”.
I sequestri
Dopo la manifestazione la Digos aveva sequestrato scudi, mazze da baseball, testi sul terzo reich e un busto di Mussolini. Materiale che secondo gli inquirenti avrebbe dimostrato la pericolosità dei militanti. Cortese avrebbe sempre negato di aver autorizzato l’iniziativa.