Commerciava una particolare specie di tartufo nero "fuori stagione" per sbaragliare la concorrenza
Commerciante di Alba vendeva esemplari di "Tuber aestivum", in anticipo rispetto al calendario regionale.
Un commerciante di Alba è stato sanzionato dopo che i carabinieri del Gruppo Forestale di Cuneo lo hanno beccato a vendere una particolare specie di tartufo nero che secondo il calendario normativo non era consentita.
Il furbetto del Tartufo nero
Come afferma la legge, la raccolta e la commercializzazione dei tartufi freschi sono regolati da una normativa regionale secondo uno specifico calendario che individua i periodi in cui tali attività sono consentite, per ognuna delle principali specie di tartufo normalmente in commercio. In questo senso, la raccolta o la relativa messa in vendita sono normalmente vietate nei mesi primaverili ed estivi al fine di garantire la maturazione dei corpi fruttiferi ed a tutela dell’intera produzione del prezioso fungo ipogeo.
Nello specifico, la raccolta del Tuber aestivum (tartufo nero o Scorzone) è disciplinata meno severamente ed è già possibile raccoglierlo, e commercializzarlo, a partire dal 1° giugno.
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Nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Alba hanno individuato un esercizio commerciale in cui erano messi in vendita alcuni esemplari di Tuber aestivum, in anticipo rispetto al calendario regionale e pertanto in periodo non consentito. I prodotti, per un peso superiore a 1,7kg ed un valore commerciale di circa 600 uero, sono stati sequestrati a fine di confisca e il commerciante sanzionato in via amministrativa.