In Piemonte i cuneesi sono i cittadini più soddisfatti della loro vita
Il 49,2% dei cuneesi che hanno risposto al sondaggio "Clima d'Opinione 2021" si ritiene soddisfatto della propria vita.
Un sondaggio Ires che ha voluto porre l’attenzione sul grado di soddisfazione che hanno i cittadini piemontesi riguardo alla loro vita. I dati che ne sono emersi, su 1200 persone intervistate, mostrano che il 49,2% dei cuneesi rispondenti sono molto soddisfatti della qualità della loro vita.
I piemontesi sono soddisfatti della loro vita?
Si chiama “Clima d’Opinione 2021” ed è un sondaggio realizzato dall’Ires Piemonte (Istituto di ricerche economico sociali) che ha voluto porre l’accento sulla seguente domanda: “I piemontesi sono soddisfatti della loro vita?“. Il panel di soggetti intervistati in Regione ha riguardato 1.200 persone disseminate tra le varie province.
In generale, dai dati emersi, si può affermare che i Piemontesi si dichiarano abbastanza soddisfatti della loro vita. Infatti, su 1.200 persone intervistate, l’80% ha risposto assegnando un voto pari a 6 o superiore, con un 41% che si è spinto a dare un voto pari ad 8 o superiore. Queste percentuali, tuttavia, sono in leggera riduzione rispetto all’anno precedente; il calo è probabilmente da mettere in relazione alle difficoltà causate dal perdurare della pandemia.
Cuneo è la provincia più soddisfatta
Se si va a scavare più nello specifico nelle risposte venute a galla dal sondaggio, si può notare come la provincia di Cuneo sia, in tutto il Piemonte, quella più soddisfatta. Infatti, se si analizzano i dati per provincia, emerge che il 49,2% dei cuneesi che hanno risposto alle domande hanno dato alla loro vita un voto pari ad 8 o superiore.
Alessandria, invece, con un 35,5%, ha la percentuale di cittadini meno soddisfatti della propria vita, seguiti dai torinesi e dagli astigiani.
Altri dati del sondaggio
DONNE E UOMINI:
In un confronto di genere, la percentuale di persone insoddisfatte (che hanno assegnato un voto di 4 o meno) è più elevata tra le donne (12,7%) rispetto agli uomini (9,0%). Si segnala, in proposito, che le donne hanno anche manifestato una maggiore paura di perdere il lavoro rispetto agli uomini.
ETA’:
I giovani nel 2021 esprimono meno soddisfazione degli anziani. Coloro che hanno assegnato un voto pari a 8 o superiore alla propria vita, sono solamente il 31% nella fascia di età 18-24 anni e valori simili si riscontrano anche nelle fasce subito seguenti; solo a partire dai 45 anni la percentuale si alza gradualmente sino a sfiorare il 48% per gli over 64. Aldilà delle note difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro, l’insoddisfazione dei più giovani si può chiaramente mettere in relazione con i sacrifici imposti dalla pandemia anche alla loro vita di studio e di relazione: infatti la percentuale di soddisfatti nella fascia 18-24 era nettamente più alta nel 2020 (47%) quando la rilevazione era stata fatta prima dell’insorgere del Covid-19.
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CATEGORIE PROFESSIONALI:
Divergenze molto evidenti compaiono tra le diverse categorie professionali. La percentuale di rispondenti che ha dato un voto di 6 o superiore alla propria soddisfazione, è particolarmente alta per dirigenti e tecnici (100%), insegnanti (90,4%) e liberi professionisti (86,7%). In queste categorie, inoltre, circa la metà dei rispondenti ha assegnato un punteggio pari ad 8 o superiore. Molto meno soddisfatti gli artigiani (categoria che ha mostrato anche elevati livelli di preoccupazione per la perdita del lavoro e per la tassazione) ed i disoccupati, in questo caso per comprensibili ragioni legate alla mancanza di lavoro.