Agente di polizia ferito dopo che un detenuto ha dato in escandescenza
La notizia è stata data dal segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria, Leo Beneduci, il quale afferma: "La situazione del carcere di Cuneo è davvero preoccupante".

Nel corso del pomeriggio di sabato 9 gennaio 2021, verso le 15, al Carcere di Cuneo si è verificata un'agente di polizia è rimasto ferito dopo che un detenuto ha dato in escandescenza. Il poliziotto è dovuto ricorrere alle cure Ospedaliere per trauma chiuso intratoracico. A dare la notizia il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria (Osapp), Leo Beneduci.
Agente di polizia ferito dopo che un detenuto ha dato in escandescenza
Verso le 15 di sabato 9 gennaio 2021, al Carcere di Cuneo si è verificato un evento violento nei confronti di un agente della polizia penitenziaria. Alla base di tutto c'è stata una rissa tra due detenuti di origini straniere che, per futili motivi, sono venuti violentemente alle mani nella loro camera detentiva. Immediato l’intervento del personale di Polizia Penitenziaria che ha separato i detenuti e ha provveduto ad accompagnare i medesimi nell’infermeria dell’istituto per le cure del caso perché erano visibilmente sanguinanti.
Al rientro uno dei due carcerati ha dato in escandescenza ed ha devastato l’ufficio del piano detentivo distruggendo tutto. Attimi di violenza gratuita. Il personale è dovuto intervenire in forze per bloccare e calmare il detenuto. Un poliziotto é dovuto ricorrere alle cure Ospedaliere per trauma chiuso intratoracico con una prognosi di 7 giorni.
A denunciare gli episodi è l’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale, Leo Beneduci:
"Quanto ripetutamente accaduto in queste ultime due settimane nel Carcere di Cuneo è il risultato di una politica penitenziaria attuata in assoluto dispregio delle condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria spesso lasciato solo nelle sezioni detentive ad operare in assoluta ristrettezza di mezzi e di supporti anche con 100/150 detenuti alla volta e anche con detenuti di estrema pericolosità. Sono gli ennesimi episodi a riprova del fatto che un eccessivo 'buonismo' nella gestione di penitenziari problematici come quello di Cuneo può mettere a repentaglio l’ordine e la sicurezza nonché l’incolumità degli Agenti di Polizia Penitenziaria che vi operano e che come già detto sono completamente abbandonati a loro stessi a fronte di un sovraffollamento e di una popolazione detenuta complessa e difficile da gestire con casi particolari e psichiatrici. La situazione è sempre più drammatica per il personale di Polizia Penitenziaria che si trova a gestire, come già detto, una popolazione detenuta sempre più complessa e difficile e a farne le spese è solo lo stesso personale di Polizia Penitenziaria. Chiediamo l’intervento immediato del Ministro Bonafede considerato che il personale di Polizia Penitenziaria non interessa più a nessuno – le politiche penitenziarie oramai sono completamente concentrare a favore dei soli detenuti. La situazione del carcere di Cuneo è davvero preoccupante, una situazione mai registratasi prima d’ora tanto che i vertici regionali e centrali dell’amministrazione sono già al corrente anche del fatto che da ieri l’Istituto è senza un direttore titolare e le cui funzioni vengono svolte da un direttore proveniente dalla Liguria. L’ennesimo carcere del Piemonte e della Valle d’Aosta senza direttore titolare dopo Ivrea, Aosta, Verbania, Novara".
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