Servizio scuolabus nei Comuni montani, in arrivo un contributo dalla Regione
Stanziati 400mila euro per i Comuni sopra i 600 metri.
Servizio scuolabus nei Comuni montani, la Regione rinnova il contributo già stanziato in via sperimentale lo scorso anno.
Servizio scuolabus nei Comuni montani
Approvato nei giorni scorsi in Consiglio regionale un contributo di 400mila euro a sostegno del servizio scuolabus nei Comuni montani, sopra i 600 metri di altitudine.
Le parole di Alberto Preioni
"Diritto allo studio e opportunità per i territori più disagiati è il connubio che ci ha portato a stanziare 400.000 euro di contributo a supporto del trasporto scolastico per gli utenti residenti sopra i 600 metri di altitudine. Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto dal nostro gruppo che guarda alle esigenze concrete delle persone - dichiara Alberto Preioni, Presidente del Gruppo Lega Salvini in Consiglio Regionale, che prosegue - grazie al lavoro del nostro assessore alla Montagna Fabio Carosso e dei nostri Consiglieri abbiamo valutato e confermato questo finanziamento che era partito in via sperimentale lo scorso anno, e lo abbiamo voluto consolidare”.
Le parole di Andrea Cane
“La montagna è tra le nostre priorità, - così il Consigliere Regionale Andrea Cane, residente in Valle Soana - il supporto al trasporto scolastico era un tema molto sentito che da mesi anche gli Amministratori delle Valli dove abito ci sollecitavano: ora non ci resta che continuare a lavorare per la montagna, la sfida per i prossimi anni sarà cercare di creare concrete soluzioni per le popolazioni alpine che altrimenti non avrebbero futuro. La politica regionale dovrà lavorare per colmare tutti i buchi che la politica degli anni passati ha creato, contribuendo all’inarrestabile spopolamento delle montagne. Guardo al futuro pensando una politica meno “cittadina” e più rivolta ai territori, per fare in modo di evitare che i giovani scappino dalle Valli, fin da bambini: il finanziamento al trasporto degli studenti residenti in montagna è un piccolo passo, ma in futuro le parole d’ordine dovranno essere anche Piccoli Comuni, intese anche come supporto al commercio delle tipicità territoriali, al turismo dolce, allo smart working. Dal 2020 arriveranno tante novità per tutti gli enti locali grazie ad un modus operandi che non privilegerà più solo i grandi interessi, ma che ascolterà i Sindaci che chiedono tutti i giorni l’aiuto delle Istituzioni maggiori per continuare a far vivere le famiglie piemontesi nei luoghi più incontaminati del nostro Piemonte”.