Alla scoperta del patrimonio industriale

Al Musil di Rodengo Saiano e al Museo delle Erbe di Sansepolcro

L’Italia possiede un patrimonio industriale preziosissimo: non parliamo di vecchie fabbriche, bensì di edifici, strumentazioni e macchine che testimoniano ingegno e capacità dell’uomo.

Al Musil di Rodengo Saiano e al Museo delle Erbe di Sansepolcro
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L’Italia possiede un patrimonio industriale preziosissimo. Non parliamo di vecchie fabbriche, bensì di edifici, strumentazioni e macchine che testimoniano ingegno e capacità dell’uomo. In questa quinta puntata scopriamo il Museo dell'Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano (BS) e il Museo delle Erbe di Sansepolcro (AR).

Al Musil di Rodengo Saiano

Non si può parlare di archeologia industriale senza pensare alla storia dell'impresa manifatturiera italiana. E il posto giusto per immergersi in questo mondo potrebbe essere il Musil, il Museo dell'Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano (BS). Qui sono concentrate le principali collezioni di macchine e reperti che si riferiscono alla storia dell’industria manifatturiera sia bresciana sia nazionale.
I reperti di maggiori dimensioni sono collocati a pavimento: come un'autoblinda Ansaldo del 1941, un antico torchio litografico, il prototipo di una roulotte, due grandi modelli di centrali nucleari (Caorso e Trino 2, non realizzato). Le macchine e gli oggetti medio-piccoli sono, invece, collocati su scaffalature industriali e comprendono reperti di numerosi settori produttivi: tipografico, cinematografico, dei mezzi di comunicazione, informatico, meccanico, tessile, conciario, alimentare, ecc. Una parte degli scaffali ospita fondi archivistici in attesa di sistemazione.

Una sede che è una vetrina

La singolare sede del museo, costruita nel 2008, è collocata al fianco del Franciacorta Outlet Village: la sua facciata, un mix di travi d'acciaio e lastre di vetro che misura circa 40 metri di lunghezza, 11 metri di altezza e 2,50 metri di profondità attira immediatamente l’attenzione di chi vi passa davanti. Al suo interno sono stati collocati, a varie altezze, una serie di reperti di grandi dimensioni e peso che raccontano alcuni capitoli della storia dell'industria a partire dagli inizi del '900 sino agli anni '60 del secolo scorso: alcuni motori diesel, macchine utensili, macchine per la lavorazione delle pelli, grandi reperti del settore elettrotecnico e, soprattutto, gli elementi principali del gigantesco laminatoio Franchi-Gregorini del 1930.
Per info: 340.6086855 - rodengosaiano@musilbrescia.it - www.musilrodengosaiano.it

Un viaggio sensoriale al Museo delle Erbe di Sansepolcro

"Un suggestivo itinerario storico e sensoriale tra arte, scienza e sapori popolari”. Così si presenta l'originale Museo delle Erbe di Sansepolcro (AR) che propone un percorso in cui viene esaltato il potere terapeutico delle erbe e si tramanda la storia del millenario rapporto tra l’Uomo e le Piante. Diciamo subito che ha sede in un bellissimo edificio, il Palazzo Bourbon del Monte, costruito alla fine del 1600 in forme rinascimentali addossato alla chiesa di San Rocco, ed è il risultato di più accorpamenti realizzati su probabili costruzioni medievali, di cui si conservano tracce negli scantinati.
Accolti da un delicato profumo di erbe e piante officinali, i visitatori vengono subito immersi in questo mondo. Salendo le scale, dove si dispiegano preziose collezioni di tavole botaniche tratte dagli erbari conservati nella Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum, l’affresco di Atlante che regge il mondo apre la strada del percorso scientifico, storico e sensoriale che racconta l’antica tradizione dell'utilizzo delle erbe officinali.

Dagli antichi mortai ai preziosi erbari

Il visitatore attraversa le sale con i preziosi erbari, i libri di botanica farmaceutica, gli antichi mortai, le ceramiche e le vetrerie, accompagnato dal profumo delle piante officinali.
A cominciare dalla prima sala del museo dove sono esposti pregiatissimi esemplari di antichi mortai, lo strumento principe del lavoro dello speziale per la cui realizzazione sono stati usati i più vari materiali: alabastro, pietra dura, marmo, ferro, argento, rame, legno, terracotta, ceramica, vetro e, soprattutto, il bronzo.
Uno scrigno d'ineguagliabile ricchezza è la Bibliotheca Antiqua (consultabile solo previo appuntamento e per motivi di studio) situata al terzo piano di Palazzo Bourbon del Monte: nei suoi 2.500 volumi antichi, in particolare negli erbari, vi si legge di piante medicinali, farmacologia, chimica, medicina e si documenta lo sviluppo delle conoscenze dell'uomo sull'uso curativo delle piante. E poi la collezione di bilance, la stanza dei vetri, l'antica spezieria, la cella dei veleni… Insomma, da non perdere!
Per info: 0575.733589 - www.abocamuseum.it

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