Fino alla prima media

Ritorno a scuola dopo Pasqua: "Dal 7 al 30 aprile assicurato in presenza"

Il nuovo decreto legge "Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19" proroga il dpcm dello scorso 2 marzo.

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"Le scuole riapriranno fino alla prima media dopo Pasqua".

Così parlò il premier Mario Draghi nella conferenza stampa di venerdì scorso.

IL DISCORSO DI DRAGHI:

Ritorno a scuola dopo Pasqua

Fino a stamattina non c'era ancora una data certa per il rientro a scuola dalla prima media in giù (dalla seconda classe di scuola secondaria di primo grado in poi si resterà in didattica a distanza). Nessuna circolare dal Ministero e una certa inquietudine nel mondo della scuola.

Ma il Consiglio dei Ministri di questo pomeriggio, mercoledì 31 marzo 2021, ha affrontato tra le altre cose il tema.

Il nuovo decreto legge "Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19", che proroga il dpcm dello scorso 2 marzo, prevedendo misure anti contagio più rigide dal 7 aprile e per tutto il mese, ha stabilito che dal 7 aprile al 30 aprile è assicurato in presenza sull'intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi. La disposizione non può essere derogata in senso più restrittivo da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome.

Stiamo parlando di più di 5 milioni di studenti (poco più della metà).

Il provvedimento dispone che dal 7 al 30 aprile 2021 sia assicurato inderogabilmente, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado. Per i successivi gradi di istruzione è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione mentre in zona rossa le relative attività si svolgono a distanza, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Valle d'Aosta e Trentino hanno giocato d'anticipo

Resta invece l'apertura fino alla terza media in zona arancione.

Già da lunedì però in Valle d’Aosta, zona rossa, le scuole dell’infanzia e primaria hanno già riaperto i battenti. Lo stesso ha ha fatto il Trentino.

Galli parla di "scelta azzardata"

Sulla riapertura delle scuole anche in zona rossa, il parere di alcuni esperti s'è tuttavia rivelato piuttosto freddo (per usare un eufemismo).

IL PARERE DEL PROFESSOR GALLI:


Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, parla ad esempio senza mezzi termini di "scelta azzardata", soprattutto alla luce della capacità delle varianti di infettare in modo efficace anche i bambini.

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