scatta la multa

Rifilano loro in mensa budini scaduti da dieci giorni, ma i bambini non si lasciano fregare

Hanno fatto ritirare il cibo avariato segnalando il problema alle maestre.

Rifilano loro in mensa budini scaduti da dieci giorni, ma i bambini non si lasciano fregare
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Non si può negare che svegli, questi bambini, lo sono stati decisamente. I budini che gli hanno rifilato in mensa erano scaduti da un decina di giorni, ad accorgersene proprio i piccoli studenti, prima di mangiarli. Insieme alle maestre li hanno ritirare dalla tavola. L'episodio, che fortunatamente non ha avuto conseguenze, è accaduto nel Monzese, alla scuola elementare "Casati" di Usmate Velate.

Budini scaduti ai bimbi, ma loro si accorgono

Come racconta Prima Monza, hanno visto la data di scadenza e qualcosa non gli è quadrato: prontamente i piccoli hanno fatto notare la cosa alle loro insegnanti che subito si sono rivolte al personale della mensa del gruppo «Camst Srl», che ha in carico il servizio di ristorazione scolastica per il Comune di Usmate Velate. Nel giro di poco tempo gli operatori hanno ritirato alcune decine di budini scaduti da una decina di giorni dalla tavola, evitando così che studenti e studentesse iniziassero a mangiarli. Sulla vicenda la società Camst Srl ha subito fatto ammenda e, attraverso una nota, ha voluto a far arrivare le proprie scuse a scuola, famiglie e Comune sottolineando inoltre come la direzione dell’azienda abbia già attivato alcuni provvedimenti interni.

Le scuse e la multa

"Desideriamo scusarci con l'Amministrazione comunale, con le insegnanti e con le famiglie dei bambini coinvolti - si legge nella nota - Abbiamo già preso provvedimenti interni e intensificato la formazione ai nostri dipendenti per evitare che episodi così gravi possano ripetersi in futuro".

Le scuse, sicuramente gradite e senza dubbio opportune dopo il fattaccio, non hanno comunque evitato una multa da 2mila euro all'azienda. Tutto sommato è andata bene così: se qualche bimbo avesse mangiato i prodotti scaduti serviti da loro e si fosse sentito male le conseguenze sarebbero state decisamente peggiori rispetto ad una multa.

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