Previsti dal piano Arcuri

Non andavano bene: 400 ventilatori polmonari arrivati in Piemonte a inizio Pandemia giacciono inutilizzati

Sono stati giudicati inadatti all’utilizzo in terapia intensiva Covid.

Non andavano bene: 400 ventilatori polmonari arrivati in Piemonte a inizio Pandemia giacciono inutilizzati
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Sono oltre 400 i ventilatori polmonari arrivati in Piemonte in piena emergenza sanitaria e risultati inadatti all'uso della terapia intensiva Covid. Ventilatori che ora sono finiti al centro di un report dei medici delle terapie intensive piemontesi inviato all'attuale struttura commissariale (foto copertina by Santimone per Areu).

Ventilatori polmonari inutilizzati

Come racconta Prima Torino, dovevano servire subito per tamponare l’emergenza, poi per attrezzare nuovi posti di rianimazione previsti dal “piano Arcuri”. I ventilatori polmonari sono stati invece giudicati inadatti all’utilizzo in terapia intensiva Covid. Si parla di oltre 400 respiratori al centro di una relazione tecnica appena inviata alla struttura dell’attuale commissario per l’emergenza.

Un diverso impiego

Fra i firmatari del report vi sono i principali specialisti di terapia intensiva piemontesi accortisi sin da subito dei limiti funzionali dei macchinari arrivati da Roma tra marzo e giugno 2020.

“Con la necessità disperata di allora potevano andar bene anche questi. Adesso non è più pensabile di poterli utilizzare nell’ambito della rianimazione e della terapia intensiva ma è possibile invece pensare di utilizzarli nei reparti di semi intensiva e di pronto soccorso, non solo di pazienti Covid ma anche con insufficienze respiratorie di altra origine”, riferisce Gilberto Fiore, presidente Regionale del Sindacato Rianimatori AAROIEMAC.

E’ a questo impiego che stanno pensando alcune Asl. Nel frattempo la maggior parte dei ventilatori restano inutilizzati. Per il potenziamento in corso delle rianimazioni si sta provvedendo in Piemonte con altre risorse.

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