Tragedia

Muore all'improvviso a 16 anni. La famiglia: "Vaccinato da tre settimane, vogliamo la verità"

Tre settimane si era vaccinato con Moderna. Poi ha iniziato a sentirsi male: ma prima di essere ricoverato è stato rimandato a casa dai medici tre volte.

Muore all'improvviso a 16 anni. La famiglia: "Vaccinato da tre settimane, vogliamo la verità"
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Aveva tanti sogni e desideri, come più o meno tutti i suoi coetanei. Ma purtroppo, improvvisamente, la sua giovane vita si è interrotta, bruscamente a soli 16 anni. E di quei sogni non è rimasto più nulla. Una vera e propria tragedia quella che ha travolto la famiglia di Mosheur Rahman, residente a Marghera in provincia di Venezia, sulla quale, come riporta Prima Venezia, ora si vuole fare luce. I genitori non si danno pace: "Vogliamo la verità".

Muore a 16 anni in ospedale dopo il vaccino

Aveva appena compiuto 16 anni. Era nel pieno della sua vita. Ma lunedì questa giovane vita si è interrotta all'ospedale dell'Angelo di Mestre. E ora la famiglia chiede chiarezza. Perché non si è ancora capito come sia potuto accadere. Poche, infatti, le certezze in una vicenda che appare ancora avvolta da una nuvola di mistero.

La famiglia: "Vogliamo la verità"

Il giovane, Mosheur Rahman, originario del Bangladesh, era appena arrivato in Italia per raggiungere la sua famiglia residente, da tempo, a Marghera. Il papà, infatti, lavora per Fincantieri. Tre settimane fa, come tanti altri giovani, si è sottoposto al vaccino e lo staff medico gli ha inoculato il siero Moderna. Poi, è iniziato il calvario, segnato da mal di testa forte e febbre. Impossibile al momento stabilire se esista un nesso tra le due cose, tra il vaccino e il malore.

Mal di testa e febbre

Ma è proprio questo il punto: la famiglia, infatti, scossa per la tragedia, ora vuole la verità. Fare chiarezza, insomma, con tutti gli strumenti possibili. Il primo passo, già intrapreso, è stato quello di depositare un esposto e richiedere un'autopsia. Tra gli aspetti su cui i famigliari vogliono fare luce, è l'atteggiamento dello staff ospedaliero nelle occasioni precedenti il ricovero: il ragazzino, infatti, si sarebbe recato al nosocomio più di una volta e in tutti i casi sembra sia stato rimandato a casa.

Tutte le ipotesi al vaglio

Ora i genitori si chiedono se un ricovero più tempestivo sarebbe stata la chiave per salvare la vita al giovane figlio. Ovviamente al vaglio sono tante le ipotesi che hanno portato al decesso del ragazzo. Prima tra tutte la presenza di una patologia non conosciuta. E poi ci sarebbe quel tampone positivo alla partenza, poi smentito da un secondo test, risultato negativo.

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