tragedia nel torinese

Donna di 66 anni muore al bar soffocata da un boccone di brioche

Inutili i disperati tentativi di soccorrerla da parte degli avventori del locale e degli operatori dell'ambulanza.

Donna di 66 anni muore al bar soffocata da un boccone di brioche
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Un gesto comunissimo, quotidiano, ripetuto milioni di volte. Ma che le è stato fatale. Un'incredibile tragedia si è consumata lunedì 21 marzo 2022 a Settimo Torinese dove una donna di 66 anni   è morta all'interno del bar "Logjko" di via Italia 23,  dopo aver ingoiato un boccone di brioche.

Muore al bar soffocata da una brioche

Come racconta Prima Torino, stando a quanto si apprende la donna stava facendo colazione quando all'improvviso ha iniziato a sentirsi male. Sono bastati pochi secondi:  la 66enne, ha cominciato a non respirare ed è crollata a terra priva di sensi otto gli occhi sia dei clienti che del titolare del bar.

Vani i soccorsi

Pochi istanti dopo la caduta della donna, sono stati chiamati subito i sanitari del 118. Anche alcuni clienti hanno provato a intervenire, ma non hanno potuto fare nulla per salvarle la vita: la 66enne era già deceduta.

Il locale è stato chiuso per permettere ai Carabinieri di compiere le indagini di rito e sul posto è intervenuto anche il medico legale dell'Asl.  Nei prossimi giorni sarà effettuata l'autopsia che renderà più chiari i contorni di questa tragedia, anche se non sembrano esserci dubbi sulla causa del decesso.

Non è così raro

Purtroppo, per quanto sembri assurdo, non è così raro che si verifichino episodi del genere, anche con esiti tragici. E' di poche settimane fa il caso di un bambino di 4 anni residente a Edolo, in provincia di Brescia, che  ha perso  la vita dopo essersi soffocato con un pezzo di wurstel andato di traverso.

Il piccolo stava mangiando un wurstel quando, all'improvviso, dopo aver ingerito un pezzo troppo grande, ha cominciato a non sentirsi bene. Il padre, vedendolo in difficoltà nel respirare, si è precipitato subito a soccorrerlo, contattando anche l'équipe medica del 118. Purtroppo, nonostante i disperati tentativi di soccorrerlo, anche con la manovra di Heimlich, il piccolo ha perso la vita.

La manovra di Heimlich

Un episodio simile era avvenuto in provincia di Treviso: anche qui un bimbo di 4 anni era rimasto soffocato per colpa di un mandarino. In questo caso, tuttavia, la madre era riuscita a salvare la vita del figlio praticandogli la manovra di Heimlich.

La manovra di Heimlich consiste in una tecnica di primo soccorso per rimuovere un'ostruzione delle vie aeree. Si tratta quindi di un'efficace misura per risolvere in modo rapido molti casi di soffocamento. La manovra prende il nome dal medico statunitense Henry Heimlich, che per primo la descrisse nel 1974.

Procedura una persona in piedi o seduta

La persona che pratica la manovra di Heimlich si posiziona in piedi dietro l'infortunato, parlandogli e spiegando che sta per eseguire una manovra di emergenza, ma al tempo stesso agendo con decisione. La cinge con le braccia intorno ai fianchi, sotto le braccia. Una mano è piegata con il pugno chiuso e viene posizionata con la parte del pollice appiattita contro l'addome nella zona tra lo sterno e l'ombelico. L'altra mano afferra il pugno e provoca una serie di rapide e profonde spinte verso l'alto finché l'oggetto che ostruisce le vie aeree non viene espulso.

Le spinte non devono mai comprimere o stringere la gabbia toracica, ma solo la parte molle dell'addome.

Procedura su se stessi 

È possibile praticare la manovra di Heimlich anche su se stessi, utilizzando la stessa tecnica: una mano è chiusa a pugno e collocata contro il proprio addome mentre l'altra l'afferra e la spinge verso l'alto con una serie di spinte finché non si liberano le vie aeree.

Altra tecnica efficace di autosoccorso è appoggiarsi con la parte alta dell'addome contro un oggetto fisso (per esempio una spalliera di un divano o di una sedia) e spingendo ripetutamente col proprio corpo verso il basso fino a che le compressioni non facilitino l'espulsione dell'ostruzione.

Dopo aver liberato le vie aeree 

Dopo aver liberato le vie aeree, per mezzo dell'espulsione dell'oggetto o dei liquidi che le ostruivano, è comunque possibile, specialmente se la vittima ha perso conoscenza, che la respirazione non riprenda spontaneamente.

Continuare la manovra di Heimlich non fa riprendere la respirazione. In questo caso, dal momento che è possibile un arresto cardiocircolatorio, la respirazione artificiale o la rianimazione cardiopolmonare dovranno essere utilizzate secondo la necessità.

Il supporto del medico è sempre utile e necessario dopo la manovra di Heimlich; se la persona riesce a respirare di nuovo è opportuno un controllo medico per escludere eventuali possibili traumi secondari o residue ostruzioni minori; se la persona non respira è indispensabile una chiamata di emergenza da effettuare non prima del termine del primo ciclo di insufflazioni e compressioni.

Esecuzione della manovra su neonati 

Se il neonato è cosciente si applicano 5 colpi interscapolari alternati a 5 compressioni toraciche sullo stesso punto in cui si pratica il massaggio cardiaco esterno (subito sotto la linea intermammillare).

Non si esegue la manovra di Heimlich come tale su un lattante: allorché il neonato diventa incosciente, viene posto supino su piano rigido; il soccorritore allinea la testa, scopre il torace, effettua 5 ventilazioni di soccorso, allineando ogni volta il capo in posizione neutra.

Effettuate le 5 ventilazioni, se non sopravvengono altre valutazioni, incomincia la rianimazione cardiopolmonare e andrà avanti con il protocollo di rianimazione per il primo minuto, ricontattando poi telefonicamente e aggiornando i servizi di emergenza.

Prosegue fino a che la vittima non si disostruisce, o fino all'arrivo dei soccorsi avanzati o fino a esaurimento fisico del soccorritore.

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